C’è anche Farmindustria tra le organizzazioni dell’industria farmaceutica innovativa che hanno sottoscritto lo statement sul clima e la salute (le altre sono la britannica ABPI, EFPIA, IFPMA, Innovative Medicines Canada, la giapponese JPMA, la francese Leem, l’americana PhRMA, e la tedesca vfa) pubblicato in occasione della Conferenza sul cambiamento climatico 2023 (COP28) organizzata dalle Nazioni Unite a Dubai e da poco conclusa.

La dichiarazione congiunta delle associazioni dell’industria farmaceutica ha approvato pienamente l’ambizione di affrontare il cambiamento climatico, nel corso del COP 28, quale sfida urgente per la salute.

L’industria farmaceutica ha accolto positivamente anche la Dichiarazione sul clima e la salute presentata nella giornata di apertura dei lavori del COP 28 e sottoscritta da 124 Paesi. Seppur non vincolante, la dichiarazione invita ad agire volontariamente anche al di là del processo formale della Convenzione quadro sul clima delle Nazioni Unite (UNFCCC). 

Le associazioni farmaceutiche firmatarie sottolineano l’impegno del comparto nel perseguire gli obiettivi ambiziosi delle emissioni zero e della neutralità carbonica, operando come parte delle iniziative globali volte a ridurre le emissioni di carbonio lungo tutte le loro operazioni e catene del valore. Il documento ricorda anche gli investimenti in ricerca e sviluppo fatti per raggiungere questi obiettivi e per dar vita a prodotti, processi produttivi e catene di fornitura più sostenibili sul piano ambientale.

Un obiettivo molto sfidante, vista la complessità e l’alto livello di regolamentazione dei prodotti farmaceutici, che richiede per questo un forte coordinamento e collaborazione tra industria, governi e sistemi sanitari.

Le associazioni firmatarie hanno accolto positivamente la creazione della Alliance for Transformative Action on Climate and Health (ATACH) dell’Organizzazione mondiale della sanità, una nuova piattaforma che dovrebbe facilitare la mobilizzazione delle risorse, la conoscenza e l’esperienza necessarie ad affrontare in modo efficace le sfide poste da clima e salute. Lo statement sottolinea anche come come le collaborazioni tra i vari attori (tra cui la stessa OMS, l’UNFCCC, i governi la società civile e il settore privato) continueranno a rappresentare un elemento essenziale per raggiungere gli obiettivi proposti.