La revisione del regolamento CLP sulla classificazione, l’etichettatura e il confezionamento delle sostanze chimiche ha fatto un passo avanti con l’accordo raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento europeo a inizio dicembre. L’ultimo passaggio riguarda ora l’approvazione e la formale adozione del testo da parte di entrambe le istituzioni, prima dell’entrata in vigore. La revisione del regolamento CLP s’inquadra nell’ambito della Chemicals Strategy for Sustainability della Commissione europea, e dovrebbe essere accompagnata in futuro anche dalla revisione del regolamento Reach.
La nuova versione del regolamento (l’originale risale al 2008) punta ad aggiornarne i contenuti per recepire le novità in materia di pratiche commerciali, come ad esempio il commercio online o quello dei prodotti refill per la ricarica. Altre novità riguardano la promozione della circolarità dei prodotti chimici, in accordo con le più recenti politiche europee, una maggiore chiarezza e comprensibilità dell’etichettatura (inclusa quella digitale) e un alto livello di protezione contro i pericoli chimici.
“La revisione del regolamento CLP porterà l’economia digitale e circolare nel settore chimico – ha commentato il ministro spagnolo per l’Industria e il Turismo, Jordi Hereu i Boher. – Con le nuove regole, i consumatori disporranno di tutte le informazioni necessarie sia in formato cartaceo che digitale, indipendentemente dal fatto che acquistino in negozio, in bulk o online”.
Gli altri punti della revisione
L’accordo negoziale raggiunto da Consiglio e Parlamento europei include anche altri punti del regolamento CLP che verranno innovati per adeguarli ai tempi. Tra questi, sono ad esempio previsti processi più efficienti e veloci per rendere disponibili le informazioni sulle sostanze chimiche presenti sul mercato UE da parte di tutti gli attori coinvolti.
Per quanto riguarda la comunicazione online, inclusi i messaggi pubblicitari, tra gli elementi che dovrebbero contribuire a una maggiore chiarezza dei messaggi vi è, ad esempio, anche una grandezza minima dei caratteri usati per l’etichettatura. La maggior parte dei prodotti chimici dovrebbero continuare, secondo l’accordo raggiunto, ad essere accompagnati da etichettatura cartacea, con la possibilità per i fornitori di optare anche per quella digitale. Per alcuni prodotti, inoltre, i fornitori potranno fornire le informazioni solo in formato digitale, fermo restando che i consumatori potranno sempre richiederne copia cartacea.
Il nuovo testo del regolamento prevede anche nuovi poteri per la Commissione europea per accelerare le procedure atte a identificare le sostanze pericolose e proporre la classificazione conseguente. Più in particolare, l’obiettivo è allineare le diverse disposizioni riguardanti le nuove classi di pericolo, per evitare duplicazioni con le valutazioni che sono attualmente in corso sulla base di una diversa legislazione. A livello di classificazione, invece, l’obiettivo è di giungere a una armonizzazione rispetto a tutti gli stati fisici.
È anche prevista una deroga di cinque anni per i MOCS, le sostanze con più di un costituente, relativi a piante o parti di piante che non siano state modificate chimicamente. Al termine del periodo di transizione, la Commissione potrà proporre una nuova legislazione specifica per questi prodotti, sulla base delle evidenze scientifiche. Gli altri tipi di MOCS, come i prodotti petrolchimici, invece, rientrano nell’ambito di applicazione del regolamento CLP.