Il “focus” della rivista questo mese è dedicato alla “Parità di genere”, un tema molto attuale e dibattuto a tutti i livelli, tra diverse opinioni e diversi punti di vista. Per quanto mi riguarda ritengo che, pur nella differenza di genere, il “maschio” e la “femmina ” debbano avere la stessa dignità, lo stesso trattamento riguardante i ruoli ed i relativi compensi nel mondo del lavoro, debbano avere le stesse opportunità di sviluppare le competenze in modo da confrontarsi pariteticamente nel mondo del lavoro.

Un aneddoto personale: i miei genitori si sposarono alla fine della Seconda guerra mondiale e ancora ricordo mia madre quando mi raccontava che, con
il matrimonio, mio padre le disse di dover lasciare il lavoro per dedicarsi
alla casa. In questo contesto, peraltro ben descritto dal recente film di Paola Cortellesi “C’è ancora domani”, spero che sia a livello normativo che a livello di pubblica opinione cresca la consapevolezza che non si può pensare di risolvere il problema tramite iniziative quali le “quote rosa”, che ritengo offensive della dignità e controproducenti in quanto, involontariamente classificano la donna come “una specie inferiore” che deve essere protetta; ovviamente penso a una società che disponga di  un sistema socio-assistenziale che permetta a entrambi i coniugi di vivere al meglio sia la presenza in famiglia sia la crescita professionale nel mondo del lavoro.

Nel primo articolo del focus del mese (Donne e Pharma, un binomio vincente, pag. 24, NdR), Giuliana Miglierini tratta questo tema partendo dalla considerazione che «…le statistiche ci raccontano di un ruolo essenziale all’interno del sistema dell’industria farmaceutica italiana, ben superiore a quello riscontrato nella media della manifattura…». In aggiunta a questi dati afferma poi che «Si tratta di professioniste altamente qualificate, che hanno a disposizione strumenti a sostegno della possibilità di conciliare lavoro e vita privata…». Dopo aver esaminato la situazione da un punto di vista statistico, ecco un approfondimento sul settore della ricerca medico-scientifica e in sanità facendo riferimento al libro bianco 2023 di Fondazione Onda, realizzato con il patrocinio di Farmindustria (Il panorama nella ricerca medico-scientifica e in sanità, pag. 30, NdR). Le risultanze di questa ricerca meritano considerazioni e soprattutto azioni mirate da parte di chi ritiene di ridurre tutto alle “quote rosa”…

Altra prospettiva di osservazione, è rappresentata dalle interviste che Giuliana ha fatto con Paola Minghetti e Maria Luisa Nolli (Tra accademia e impresa, pag. 32, NdR). Lascio ai lettori i contenuti specifici relativi alla presenza delle donne sia in ambito universitario e industriale; mi limito a sottolineare l’iniziativa di grande valore che da alcuni anni Maria Luisa e Paola hanno “istituzionalizzato” in occasione dell’annuale Simposio AFI. Parlo della “Piazza delle Donne”, un momento in cui vengono inviate a parlare della loro esperienza colleghe che sono riuscite a imporre la propria leadership tramite il valore delle loro competenze e della loro capacità.

Prendo spunto da alcune parole pronunciate da Maria Luisa Nolli: «Il fatto di doversi occupare di diverse cose è qualcosa che la mente femminile fa molto bene. Vedo ad esempio che le mie collaboratrici riescono a spaziare contemporaneamente su più fronti e progetti diversi. Nel Manufacturing di oggi, nell’ambito soprattutto del Biotech più avanzato, c’è bisogno di questo Talento», per raccomandare a tutti la lettura della rubrica mensile della biologa Silvia Guenzi (pag. 16, NdR).  Al di là delle informazioni di carattere più prettamente tecnico, ritengo che sia di grande valore per tutti i lettori portare l’attenzione sulle patologie citate, sulla severità delle stesse e sui progressi in corso per combatterle adeguatamente. Una conferma della importanza della ricerca medica in ambito biotech ed un motivo in più per sottolineare che questo è un settore al quale non si può più guardare come a un costo, bensì come a un investimento indispensabile per incidere positivamente sulla qualità della vita.