Procede a pieno regime lo sviluppo della piattaforma per il trattamento di rifiuti industriali realizzata dalla società HEA S.p.A. (Hera ed Eni, attraverso le controllate Herambiente e Eni Rewind), in località Ponticelle, alle porte di Ravenna. Terminato l’iter autorizzativo, sono stati avviati nei mesi scorsi i lavori per realizzare una piattaforma di trattamento e primo stoccaggio degli scarti, anche pericolosi, derivanti da attività produttive, con l’obiettivo di attivare il nuovo centro entro la fine del 2025 e renderlo pienamente operativo a inizio 2026.
L’opera, frutto di una joint venture paritetica fra Herambiente Servizi Industriali ed Eni Rewind, sta nascendo sulla base di razionali ambientali e industriali molto forti. La realizzazione della piattaforma rientra in un progetto di riqualificazione produttiva dell’area Ponticelle, adiacente al polo petrolchimico e di proprietà Eni Rewind. La valorizzazione dell’area dismessa, dopo l’intervento ambientale di messa in sicurezza permanente (certificata nel 2021), prevede, oltre all’impianto HEA, la realizzazione di una piattaforma per il biorecupero dei terreni da bonifica e ha già visto l’installazione di un campo fotovoltaico da 6 MW da parte di Plenitude.
La nuova piattaforma HEA di trattamento rifiuti consentirà la chiusura di una struttura Herambiente Servizi Industriali analoga ma più datata tecnologicamente, ubicata a un paio di pochi chilometri di distanza, lungo la statale Romea. Inoltre, HEA offrirà un contributo importante all’ottimizzazione della logistica e della filiera dei rifiuti. Andrà infatti ad allargare la base impiantistica italiana destinata al trattamento dei rifiuti industriali, strutturalmente sottodimensionata. L’impianto sarà a servizio dei rifiuti sia liquidi che solidi, anche pericolosi, con un occhio particolare per le PMI del territorio. Le tecnologie impiegate e il layout impiantistico consentiranno, infatti, di gestire anche quantitativi medio-piccoli di rifiuti, con un’ottimizzazione dei costi e la possibilità di accrescere le percentuali destinate a recupero energetico o di materia.
Fra gli elementi qualificanti della piattaforma in costruzione ci saranno gli innovativi serbatoi per la raccolta dei rifiuti liquidi. Una soluzione che, grazie all’ampliamento dell’elenco delle sostanze che si potranno gestire, consentirà di creare e stoccare mix omogenei di rifiuti liquidi idonei per i successivi trattamenti. In questo modo sarà di conseguenza più facile accogliere anche pezzature di modeste dimensioni, offrendo una risposta estremamente flessibile alle necessità produttive”.
«Questo intervento vuole essere a tutti gli effetti al servizio delle filiere produttive anche locali – spiega Carlo Pezzi, Amministratore Delegato HEA – Dunque, si rivolge al comparto chimico e al suo indotto, ma guarda anche alle piccole medie imprese, e alle numerose iniziative ambientalmente rilevanti che stanno partendo nel ravennate, come, ad esempio, il progetto di carbon capture Ravenna CCS, che Eni come operatore sta sviluppando nella JV paritetica con Snam, o il grande parco fotovoltaico off-shore; il complesso degli interventi in corso caratterizzano l’area come un esempio concreto e virtuoso di economia circolare e di sostenibilità».