Proseguono le attività volte a rendere operativa la African Medicines Agency (AMA), l’ente regolatorio che dovrebbe diventare responsabile per l’approvazione dei medicinali nel continente africano. Anche la Federazione internazionale dei produttori farmaceutici (IFPMA) è intervenuta con una nota ai lavori del 74° incontro del Comitato regionale per l’Africa dell’Organizzazione mondiale della sanità, tenutosi a Brazzavile (Repubblica del Congo) a fine agosto. IFPMA ha confermato anche il bisogno di supportare lo sviluppo un settore industriale africano in ambito sanitario, di modo che sia sostenibile e che includa incentivi a favore delle produzioni locali.
La Federazione ha anche ricordato gli obiettivi già proposti dallo Health Working Group nel corso dello European-African Business Forum 2022, tra cui figuravano meccanismi finanziari sostenibili, un ambiente stabile per il business, che rispetti l’etica e incentivi l’innovazione (anche mediante la protezione della proprietà intellettuale) e condizioni volontarie e reciprocamente concordate per la concessione di licenze, compreso il trasferimento tecnologico. In tale șede erano stati anche indicati il bisogno di rafforzare il sistema regolatorio, mediante armonizzazione, pratiche fiduciarie e registrazione puntuale dei prodotti, oltre che la possibilità di commerci liberi e aperti e lo sviluppo e ritenzione di una forza lavoro locale adeguatamente formata.
La riunione dell’OMS è stata anche l’occasione per apprezzare il fatto che molti di tali obiettivi siano stati inclusi nella proposta di risoluzione, ma che “è essenziale che vi sia la volontà politica di implementare queste politiche”.
IFPMA ha anche confermato l’impegno del mondo industriale all’interno del programma African Medicines Regulatory Harmonization e della creazione dell’Agenzia regolatoria africana AMA. La componente industriale, in particolare, prevede di lavorare per promuovere l’integrità del business e relativi codici di condotta e per incentivare l’innovazione attraverso il premio Africa Young Innovators for Health e la partnership con la Fondazione H3D.
Per raggiungere questi obiettivi, sottolinea la nota di IFPMA, è necessario che sia l’OMS che i paesi membri mantengano con il settore privato un dialogo aperto e inclusivo, mirato alla co-creazione di nuove soluzioni e di politiche olistiche che permettano di perseguire l’obiettivo comune di migliorare l’accesso ai medicinali e alla sanità in tutto il continente africano.
IFPMA è anche membro della African Medicines Agency Treaty Alliance (AMATA), un’iniziativa che raccoglie oltre all’industria anche i pazienti, l’accademia e la società civile africana nel supportare la creazione dell’AMA.
Sempre nel corso della riunione del Comitato per la regione africana di OMS, l’iniziativa AMATA ha pubblicato una nota con cui chiede di velocizzare i tempi per rendere operativa AMA e per nominare il suo direttore generale. L’appello è agli stati membri dell’Unione Africana che ancora non hanno ratificato il trattato che istituisce l’Agenzia regolatoria del continente a farlo al più presto.