Networking e internazionalizzazione sono le parole chiave di Ipack-Ima (joint venture tra Ucima e Fiera Milano) e Pharmintech, due manifestazioni che si terranno in programma in contemporanea a Fiera Milano dal 27 al 30 maggio 2025. E che segnano o confermano due importanti collaborazioni strategiche di Ipack-Ima: la prima con Informa Markets (divisione commerciale di Informa Plc, che organizza tra l’altro il Cphi), la seconda, rinnovata, con Bologna Fiere.

Obiettivo 160-180 aziende, l’80% degli spazi espositivi venduti

Pharmintech, dopo l’edizione del 2022 (287 espositori di cui il 31% esteri), si terrà nuovamente a Milano Fiere. Ha come cuore l’ambito pharma, ma si porta dietro tutta la filiera per le industrie Life Science, con l’innovazione come collante: tecnologie e soluzioni di processo, imballaggio, fino a toccare il parafarmaceutico, cosmeceutico, nutrizionale, biotecnologie, camere bianche, medical device, nuovi materiali. Digitalizzazione, sostenibilità, serializzazione del farmaco, normative e certificazioni saranno tra i focus tematici che verranno affrontati. Una fiera ad alto tasso di internazionalizzazione e che promette di diventarlo ancora di più.

«L’obiettivo è arrivare a 160-180 aziende – ha ricordato Simone Castelli, CEO di Ipack-Ima durante la presentazione avvenuta in occasione del Cphi, il più grande evento farmaceutico al mondo-. Abbiamo necessità assoluta di aumentare il tasso di internazionalizzazione di Pharmintech. C’è un’altissima percentuale di aziende nuove che parteciperà, fatto che ci ha sorpreso. L’abbinamento con Ipack-Ima e lo spostamento a Milano hanno aperto possibilità più concrete».

Spuntano le prime conferme, dai colossi Coesia a Marchesini fino a nuovi player come Truking.  «Circa l’80% dello spazio espositivo è stato venduto – ha fatto sapere Valerio Soli, CEO industrial market solution division Coesia e presidente Ipack-Ima -. Ci saranno presenze dal Mediterraneo, Africa e soprattutto Nord Africa, Asia, Sudest asiatico, Usa. Tra le associazioni di categoria che ci hanno supportato, Afi, Abf, Ascca, Aschimfarma, Assobiotec, Egualia, Pda, Ucima, Ispe e altre che verranno».  

«Per i materiali hanno confermato la presenza Industrie Grafiche Bressan e Carcano Antonio – ha aggiunto Rossano Bozzi, director corporate business development Bologna Fiere-. La visione di Fiera Milano e Bologna Fiere, che hanno ascoltato gli amici di Ucima e hanno anteposto le esigenze dell’industria, è un unicum che sta dando risultati. C’è l’impegno per 2025 e già fino al 2028, ma il nostro approccio è collaborare a medio-lungo periodo. Non possiamo che plaudire anche per l’accordo con Informa Markets (tra l’altro primo azionista privato di Bologna Fiere), anche se non ci vede ancora protagonisti in maniera diretta».

L’Italia meglio dell’Europa per domande di brevetto farmaceutico

Secondo il centro studi Mecs, responsabile del Pharmintech Monitor, il valore aggregato globale del mercato farmaceutico di packaging, processing e materiali sfiorerà nel 2027 i 160 miliardi di euro (158,9). Nel periodo 2023-2027, il Cagr del processing è atteso in crescita del +7,8%, il packaging del +2,8% e i materiali del +6,4%, per valori rispettivamente pari a 19,2 mld €, 7,6 mld € e 132,1 miliardi di euro. I dati sorridono poi al nostro Paese, dove tra l’altro, in base a una ricerca Cphi, la Lombardia è risultata il miglior sito per destinare produzione farmaceutica in Europa.

«Noi abbiamo la passione del made in Italy – ha ricordato Sergio Dompé, presidente esecutivo Dompé Farmaceutici -. In 40 anni abbiamo portato l’export da una media del 18% al 72% e oggi siamo il principale hub europeo per la produzione. L’Italia ha una media di incremento di domande di brevetto farmaceutico negli ultimi 5 anni del 35% rispetto al 23% dell’Europa. Il settore farmaceutico è destinato a trainare ancora per molti anni; grazie alla medicina aumenta l’aspettativa di vita e  l’80% della spesa farmaceutica va sull’ultimo 20% di vita.

L’incremento di Internet of things nei prossimi anni è atteso del 9%. Circa 350 milioni di persone hanno avuto accesso alle cure primarie grazie anche al vaccino sui bambini che ha consentito di ridurre la mortalità del 60-70% in alcuni Paesi. I vaccini a Rna sono poi il trend del progresso che stiamo facendo» (il Nobel della Medicina 2024 è andato a Victctor Ambros e Gary Ruvkun per il microRna; quello del 2023 assegnato a Katalin Karikó e Drew Weissman per la scoperta su come modificare le molecole di mRna, tecnologia che ha reso possibile lo sviluppo dei nuovi vaccini).

«Una dinamica che osserviamo sempre più è il consolidamento tra aziende perché il mercato sta evolvendo per maggiore efficienza e competitività – ha aggiunto Soli -. La crescita dei brevetti, e noi di Coesia nell’ultimo anno siamo stati i primi in Italia, è uno degli indici che il settore è in salute».

Ipack-Ima e Informa Markets insieme

Dal 27 al 30 maggio 2025 si svolgerà anche la 26esima edizione di Ipack-Ima, la consueta fiera internazionale dedicata alla lavorazione e al confezionamento, ai materiali e alle tecnologie per il mondo food e non food.

L’accordo ufficializzato alcuni mesi fa a Bangkok tra Ipack-Ima e Informa Markets sancisce un’alleanza strategica finalizzata a sviluppare una promozione internazionale, con una attività di cross selling delle rispettive fiere in portafoglio: da un lato le piattaforme Propak e Fispal e dall’altro le fiere organizzate da Ipack-Ima. Con il supporto di Informa sarà potenziata la presenza di espositori provenienti da mercati strategici come India e Stati Uniti, oltre a consolidare la penetrazione in Paesi europei come Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi e Belgio, sostenendo la rete di vendita già affermata di Ipack-Ima.

A sua volta Informa beneficerà della presenza diretta di Ipack-Ima nei mercati italiano e turco, facilitando l’acquisizione di nuovi espositori per la sua rete fieristica. «È una partnership strategica, con Informa condividiamo il DNA, copriamo da pharma al food, beverage, cosmetica. Non lavoriamo per un brand unico, ma per una condivisione di contenuti» ha rimarcato Castelli.

«È un riconoscimento del lavoro fatto da Ipack: l’edizione del 2022 ha avuto 1200 espositori e 60mila visitatori – ha aggiunto Soli -. Abbiamo lo stesso approccio: Informa si focalizza su packaging e materiali, ha forte reputazione in India e Usa, mondo asiatico e globale».

«L’alleanza è una grande opportunità per rafforzare la presenza sul mercato. Imack è industria leader non solo un partner – ha affermato Fraser Hawkes, managing director, international sales Informa Markets -. Stiamo investendo in tecnologie e dati. Questo aiuterà anche la transizione sostenibile». Ancora troppo presto per comunicare dati e contenuti.

«Posso anticipare che il numero delle aziende che partecipano dall’estero è già più alto di quello del 2018, a otto mesi dal via – ha fatto sapere Castelli -. Sia in Pharmitech sia in Ipack-Ima presenteremo molte innovazioni. Abbiamo un panel di appuntamenti contenutistici importanti, li stiamo sviluppando e la supply chain sarà uno di quelli di grande interesse. Purtroppo ci sono eventi a livello internazionale che stanno impattando sulla filiera. Nel 2025 vorremmo rappresentare nelle nostre fiere anche questo tipo di cambiamento, cercando di accompagnarlo, dando chiavi di lettura».