Il 20 e 21 maggio il Campus di Ricerca Gemelli accoglierà il Clinical Trials Day: due giorni dedicati a innovazione terapeutica, ricerca e formazione di nuove figure professionali indispensabili per il pieno dispiegamento della medicina traslazionale. Presentato in conferenza stampa presso l’Aula Magna dell’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola di Roma – la struttura ospedaliera più antica della Capitale – il Clinical Trials Day, una due giorni che il Campus di Ricerca Gemelli ospiterà nelle giornate del 20 e 21 maggio. Un evento di respiro nazionale che mette insieme le tre anime del Gemelli: il versante accademico, con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e le strutture ospedaliere, con la Fondazione Policlinico Agostino Gemelli IRCCS e con l’Ospedale Isola Tiberina – Gemelli Isola. L’evento rappresenterà l’occasione (la prima si auspica di una lunga serie) per presentare l’innovazione che ha segnato gli ultimi 20 anni con farmaci e dispositivi medici che hanno cambiato radicalmente la prognosi e la qualità di vita di pazienti affetti da gravi patologie: oncologiche, metaboliche, infettive… e questo grazie anche alla partecipazione del Gemelli ai trial clinici registrativi.
La “Cernobbio della ricerca medica”
«Sarà la nostra ‘Cernobbio della ricerca medica’» – ha spiegato il professor Antonio Gasbarrini, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica e Direttore Scientifico f.f. del Gemelli IRCCS in un appassionato intervento di apertura in cui ha sottolineato come sia ogni volta emozionante per un medico leggere quella lista di farmaci e tecnologie che hanno cambiato la vita dei pazienti. Difatti, con 653 studi clinici ‘profit’ e 780 ‘no profit’ in corso e una solida infrastruttura di supporto alla ricerca – dal centro di Fase I al parco tecnologico G-STeP –, il Campus dell’IRCCS Gemelli rappresenta uno dei principali hub italiani per la sperimentazione clinica, capace di attrarre investimenti, fondi e talenti, e di generare valore in una logica di medicina personalizzata e sostenibile.

Tuttavia, per proseguire in questo solco occorre assicurare una qualità di dati per la quale sono necessarie nuove figure professionali. «La medicina del futuro non può prescindere dalla ricerca clinica di qualità – ha rimarcato il professor Sergio Alfieri, Ordinario di Chirurgia Generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore Area Clinico-Scientifica dell’Ospedale Isola Tiberina Gemelli Isola – Oggi nei nostri Ospedali abbiamo infrastrutture e competenze per contribuire all’innovazione globale, ma anche per formare la prossima generazione di ricercatori clinici, grazie alla visione condivisa con l’Università Cattolica».
La struttura dell’evento
L’evento riunirà clinici, accademici, ricercatori, istituzioni e aziende del farmaco e dei DM, partner imprescindibili per lo sviluppo di farmaci e tecnologie in grado di cambiare il decorso clinico di tante patologie. La prima giornata sarà dedicata ad una rassegna concreta di successi industriali e scientifici e si focalizzerà sull’importanza delle partnership pubblico-privato per portare l’innovazione al letto del paziente. Nella seconda giornata di lavori, i riflettori si accenderanno invece sulle nuove professionalità della ricerca clinica, sempre più centrali per condurre studi di qualità secondo gli standard GCP. Sarà l’occasione per confrontarsi con università, enti regolatori e aziende su come costruire percorsi formativi curriculari, graduate e postgraduate, per figure come Study Coordinator e Study Nurse.
L’importanza della collaborazione tra sistema sanitario, accademia e industria
«La ricerca clinica è uno dei pilastri su cui si fonda la missione del nostro Policlinico – ha sottolineato Marco Elefanti, Direttore Generale di Fondazione Policlinico Gemelli IRCCS – Iniziative come il Clinical Trials Day dimostrano che una collaborazione stretta tra sistema sanitario, mondo accademico e industria può generare valore per il paziente, sostenibilità per il sistema salute e attrattività internazionale per il Paese». Per sottolineare l’importanza di queste nuove figure professionali, saranno consegnati due riconoscimenti: il Clinical Trials Award “Giovanni Scambia” per il miglior Study Nurse e il premio “Ilaria Biagini” per il miglior Study Coordinator. «Vogliamo dare concretezza alla nostra visione di medicina traslazionale – ha concluso il professor Gasbarrini – portando l’innovazione sempre più rapidamente al letto del paziente. Ma vogliamo anche essere motore di cambiamento, con un modello virtuoso di collaborazione pubblico-privato e università-industria, che parli già la lingua del post-PNRR».