A cura di Massimo Cavalieri, General Manager Euraconsult 2003
All’inizio degli anni Ottanta, quando iniziò la mia frequentazione del settore farmaceutico, quest’ultimo aveva come autorità regolatoria di riferimento la Direzione Generale del Servizio Farmaceutico nell’ambito del Ministero della Sanità (poi rinominato Ministero della Salute). Molti ricorderanno che a capo della Direzione Generale c’era il Professor Duilio Poggiolini che le ha dato un’impronta scientifica e organizzativa. Le aziende farmaceutiche rappresentate dai “procuratori”, di cui facevo parte, avevano la possibilità di accedere agli uffici tre volte a settimana: in queste occasioni si aveva la possibilità di verificare direttamente con i funzionari dei vari uffici lo stato di avanzamento delle pratiche in esame. Si era creato un rapporto di collaborazione e, in alcuni casi, di amicizia, tra i procuratori e i funzionari che consentiva un più veloce e agevole svolgimento degli iter valutativi e autorizzativi. Le domande di autorizzazione venivano valutate dagli uffici e poi sottoposte al parere finale della Commissione Unica del Farmaco (CUF).

A beneficio della trasparenza, a volte i procuratori delle aziende si fermavano proprio nella portineria di viale della Civiltà Romana 7 a Roma per attendere i membri della CUF che, a fine riunione, rispondevano alle richieste di informazioni. Questa situazione perse il suo equilibrio con lo scandalo legato all’inchiesta Mani Pulite nell’ambito di Tangentopoli. Questo evento portò alla nomina di un nuovo Direttore Generale e al ricambio di molti funzionari. Grazie alla professionalità dei procuratori aziendali si ristabilì il rapporto di collaborazione preesistente, ma su basi più serie, preparate e competenti. Fu con la Legge 326/2003, Articolo 48 Comma 2 e seguenti, che venne effettivamente istituita l’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco, inaugurata il primo gennaio 2004. Così, la ultradecennale storia di viale della Civiltà Romana 7 ebbe termine.
I funzionari che accettarono di continuare a lavorare nell’ambito dell’Agenzia si trasferirono nella nuova sede di via della Sierra Nevada 60. Il complesso della nuova sede, immersa nel verde dell’EUR, aveva diversi locali distaccati da quella dove erano gli uffici, tra i quali una ex cappella, e in alcuni di questi avevano sistemato i funzionari addetti alla notifica delle autorizzazioni, certificati ed altro. Da allora gli incontri di persona furono fortemente ridimensionati. Anche dopo l’ulteriore trasferimento della sede dell’Agenzia in via del Tritone 181 i contatti diretti con i funzionari sono rimasti limitati alla notifica di autorizzazioni e certificati il giovedì. Anche questa prassi si è trasformata. Infatti, dopo la necessaria chiusura a causa del Covid 19, è stata resa telematica.
La nostra attività, come Euraconsult, ora passa prevalentemente attraverso i sistemi elettronici, curiamo lo scambio di preziose PEC con l’Agenzia Italiana del Farmaco, verso le quali è essenziale avere la massima attenzione, come sempre è stato nella nostra storia.