Il 2024 ha visto l’Associazione europea dell’industria dell’autocura (AESGP) raggiungere un traguardo importante, quello dei 60 anni di vita. Un arco di tempo che ha visto una profonda trasformazione del settore, che comprende i medicinali che non necessitano di prescrizione, gli integratori alimentari e i dispositivi medici per autocura.

Il rapporto AESGP 2024 da poco pubblicato indicata che il comparto costituisce un elemento molto importante per il buon funzionamento dei sistemi sanitari europei. Lo scorso anno, infatti, sono state vendute 4,7 miliardi di confezioni di farmaci senza obbligo di prescrizione, con un risparmio complessivo di 34 miliardi a livello EU. I prodotti disponibili in questo segmento di mercato sono oltre 4 mila, a base di oltre duecento ingredienti attivi utilizzati per gestire i piccoli problemi di salute senza dover ricorrere a visite mediche. 

L’industria dell’autocura comprende in Europa oltre 2 mila aziende, di cui la metà sono piccole e medie imprese. Tra i prodotti più venduti nel 2024 troviamo anche le vitamine e i minerali (1,3 mld di confezioni) tra gli integratori alimentari, insieme ai dispositivi medici (2,2 mld di confezioni). AESGP segnala anche che il 2024 ha visto almeno tredici switch di categoria, in dieci diversi paesi europei. 

Tra i macrotemi, AESGP ha sottolineato come l’impatto della direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane, che prevede la responsabilità estese dal produttore per il settore farmaceutico, potrebbe essere sproporzionato rispetto alla sostenibilità economica dei farmaci non soggetti a prescrizione. 

Le sfide per il futuro

Molte sono le sfide aperte che attendono il settore nei prossimi anni menzionate nel report, a partire dalla revisione della legislazione farmaceutica. A questo riguardo, ad esempio, un punto particolarmente critico potrebbe essere rappresentato dallo status prescrittivo dei medicinali antimicrobici. La raccomandazione di AESGP è che questo venga limitato agli antibiotici con confermato rischio di resistenza. Sul fronte della prevenzione delle carenze, invece, la posizione dell’associazione è a favore di un approccio basato sul rischio, comprensivo di piani di prevenzione e requisiti di notifica che vengano limitati ai medicinali non su prescrizione critici. 

Anche il settore dei dispositivi medici aspetta la revisione della relativa legislazione (regolamenti MDR e IVDR). Le riforme proposte da AESGP includono interventi per dare validità illimitata ai certificati di conformità, tempistiche precise per le valutazioni di conformità ai sensi dell’Annex VII del regolamento MDR e costi prevedibili. Minori oneri amministrativi, miglioramento del dialogo strutturato con le istituzioni e creazione di un registro pubblico come strumento per lo scambio delle decisioni in merito alle dispute sulla classificazione dei dispositivi sono altri punti toccati nel rapporto.

immagine creata con l’IA, Giuliana Miglierini