Fondata nel 1979 da Mario Callegher come società commerciale per la distribuzione di dispositivi medici per l’assistenza respiratoria, Harol avvia al principio degli anni Novanta la produzione interna di dispositivi a marchio proprio e si trova quindi ad affrontare le complesse problematiche gestionali connesse al passaggio dall’attività puramente commerciale a quella progettuale e produttiva, che si espande rapidamente e in misura crescente.

«Attualmente Harol propone un’ampia gamma di dispositivi quasi totalmente di propria produzione – sottolineano Massimo e Cristina Callegher, i figli del fondatore che gestiscono in prima persona l’azienda – e il nostro dipartimento R&D è in grado di sviluppare dispositivi a richiesta del cliente, sia plastici che elettronici. Il principale mercato di riferimento sono gli ospedali e le case di cura: in Italia copriamo il territorio nazionale con agenti e il canale esclusivo è la gara di appalto mentre nei mercati esteri, prevalentemente Europa e Nord Africa, operiamo tramite distributori. Harol dispone di clean room ISO8 di 150 metri quadrati e il 100% della produzione è sottoposto a un rigoroso controllo qualità, che ne copre ogni singolo aspetto. L’azienda è certificata secondo le norme ISO 9001/2008 e 13485/2012 e dal 1998 ha il marchio CE, secondo la direttiva MDD 93/42/EEC».

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Le nuove sfide produttive

Progettare e produrre, fare industria, è diverso e comporta di per sé una maggiore complessità del semplice commercializzare e distribuire: tanto più se l’azienda, e la sua attività produttiva in particolare, è in forte e costante crescita, con la conseguente necessità di gestire un numero sempre più ampio di codici e una mole di dati in continuo aumento. «In questa situazione – ricorda Massimo Callegher – si è venuta a porre inevitabilmente la necessità di poter disporre di strumenti dedicati per gestire la produzione, la logistica e la rintracciabilità dei prodotti, e la spinta definitiva e decisiva a rivolgerci a un partner esterno in grado di rispondere adeguatamente a tali esigenze è stata data dall’entrata in vigore della direttiva del 1998 sui dispositivi medici. Nel 2001 abbiamo quindi iniziato la collaborazione con Giuseppe Nocita e con Pipeline, e credo che Harol sia stato uno dei primi clienti a utilizzare Parcel, il loro applicativo dedicato espressamente agli aspetti farmaceutici. Fu proprio questo il motivo principale della nostra scelta, che in questi quattordici anni si è rivelata vincente e del tutto rispondente alle esigenze e agli obiettivi di Harol, nel loro evolversi nel tempo, sotto ogni punto di vista: software, hardware, customer service. Già di per sé Parcel è un prodotto in continuo sviluppo, che segue gli adeguamenti tecnici e lo stato dell’arte, inoltre Pipeline ha un approccio assolutamente customer oriented, dimostrando sempre la massima flessibilità e disponibilità a eventuali personalizzazioni e interventi per rispondere in modo mirato alle richieste del cliente. Si può dire che la crescita della nostra azienda sia andata di pari passo con l’upgrading della soluzione, implementata inizialmente per la gestione di produzione e logistica e man mano estesa ad altri ambiti. Con Parcel, Pipeline ha dato quindi un contributo fondamentale nel permettere ad Harol di raggiungere i propri obiettivi e di essere a sua volta più efficiente nella gestione e più flessibile ed efficace nel rispondere alle esigenze dei suoi clienti».

L’implementazione di Parcel

«Harol ci pose nel 2001 – interviene Giuseppe Nocita, Amministatore di Pipeline – un’importante sfida: usare una soluzione GMP compliance come Parcel, per la produzione di medical device senza “complicare troppo la vita”… Sfida accettata: Parcel, nato alla fine del 1997 con una vocazione specifica nella produzione farmaceutica, è stato evoluto e parametrizzato per consentire comportamenti necessari nella produzione dei dispositivi medici e nella gestione QA e QC relativa. Negli anni si sono poi rese manifeste altre specifiche esigenze legate ai processi di lavorazione, come la sterilizzazione massiva, e alla gestione del lotto “ereditato”. Con il supporto di Massimo Callegher, che ha presentato nel dettaglio il sistema da lui pensato utilizzando Microsoft Excel, siamo riusciti ad automatizzare la preparazione dei fogli di lavorazione e altri aspetti relativi agli elementi di sblocco da quarantena e laboratorio. Il processo commerciale ha poi posto sfide nella gestione delle gare per enti pubbliche, oltre ai recenti vincoli creati per lo split payment e la fatturazione elettronica, che determinavano importanti tempi manuali e potenziali errori. Anche in questo caso, grazie alla chiarezza con cui le diverse persone di Harol, in prima linea Cristina Callegher, ci hanno presentato le relative necessità, siamo intervenuti: sono emerse le diverse esigenze e come le diverse persone si trovavano a operare; quali “velocizzatori” servivano per diminuire le fasi manuali per le diverse fasi della gestione. Parcel ha integrato gli aspetti relativi alle gare e alle diverse spigolature che queste determinano, parametrizzandole e consentendo sia la gestione tradizionale che quella specifica per enti pubblici; l’intero processo è coperto e consente le usuali funzioni statistiche e di ricerca. Dopo 14 anni di utilizzo, Parcel è arrivato alla sua sesta major release e, da quel lontano 2001 in cui la versione era la terza, di funzioni e di soluzioni ne sono state rese disponibili sempre più. In Harol Parcel ERP copre funzionalmente le aree di Contabilità e Amministrazione, Magazzino e Logistica, Produzione e Lavorazione, Laboratorio Produzione e Quarantena, Pianificazione, Quality Assurance, Gestione Documentale e Integrazione flussi documentali. Nell’attuale scenario di Digital Economy, stanno nascendo esigenze di integrazione delle procedure di Supply Chain Management tramite extranet e necessità di e-commerce B2B. Siamo quindi sicuri che il lavoro con Harol ci porrà nuove sfide e siamo altrettanto sicuri di riuscire a finalizzarle».

Know-how specialistico per soluzioni mirate

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Pipeline propone fin dal 1996 soluzioni informatiche proprie e specifiche per le aziende farmaceutiche, chimiche e di processo, integrando la sua offerta con una serie di servizi scalabili di supporto tecnico e sistemistico, training e certificazione con proprie aule di corso e di esame. «L’eccellenza è da sempre l’obiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere in tutti i settori dell’Information and Communication Technology – afferma Giuseppe Nocita, amministratore delegato di Pipeline – e la Ricerca e Sviluppo è il cuore pulsante, la base della filosofia e del business Pipeline. Un’area sviluppo software all’avanguardia, un laboratorio test e soluzioni sistemi e continui confronti con vendor e clienti consentono un fattivo contributo nella scelta delle piattaforme. Attualmente operiamo sia sul territorio nazionale che in Europa con più di mille clienti attivi e la nostra struttura, forte di 80 persone con specifiche esperienze e certificazioni, dispone di tre sedi operative ubicate a Milano, Padova e Bologna».