Mentre proseguiamo con la pubblicazione della serie EMA a…? di presentazione dei dossier di candidatura, la Commissione Europea ha pubblicato lo scorso 30 settembre le sue valutazioni sulle proposte avanzate dai diversi governi desiderosi di ospitare le nuove sedi dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema) e dell’Autorità bancaria europea (Eba). La decisione finale è prevista a margine del Consiglio degli Affari generali del prossimo 20 novembre.

La Commissione europea ha pubblicato le sue valutazioni sui dossier di candidatura ad ospitare Ema

La valutazione della Commissione si articola in una nota metodologica generale, un sommario delle diverse candidature in forma tabellare, elencate in ordine alfabetico secondo il paese di provenienza, una tabella riassuntiva per ogni singola candidatura e la relativa griglia dettagliata di valutazione.

Una valutazione oggettiva dei dossier

La valutazione della Commissione Europea non indica una priorità tra le varie candidature, ma riassume piuttosto in forma tabellare gli elementi essenziali dei diversi dossier e le relative lacune. Il processo si è basato sui commenti ricevuti dalle due agenzie interessate a lasciare Londra dopo la Brexit, sia per quanto riguarda gli aspetti tecnici  (adeguatezza degli edifici proposti, tempistica e modalità di trasloco, che devono essere adeguati a mantenere l’operatività delle agenzie), che per quanto riguarda lo spostamento delle famiglie, le possibilità di lavoro per i congiunti, la capacità scolastica delle varie città e l’organizzazione dei sistemi sanitari. La valutazione ha considerato tutti e sei i criteri individuati lo scorso giugno, compresa la dislocazione geografica, come pure i termini finanziari e i benefici concessi dai diversi governi (che nel documento pubblico sono spesso omessi, in quanto coperti da confidenzialità).

La valutazione del dossier italiano

Per quanto riguarda il dossier di Milano, non presenta problemi la disponibilità di spazi del grattacielo Pirelli, anche se la Commissione sottolinea la mancanza di informazioni nell’offerta per quanto riguarda la disponibilità dei sistemi di comunicazione e di conservazione dei dati e del centro dati.

Uno dei plus del dossier italiano è dato dalla capillare disponibilità di voli diretti dai tre aeroporti dell’area milanese verso tutte le capitali europee, anche se il dossier non specifica la frequenza dei collegamenti con il centro città. Anche la disponibilità alberghiera è alta, oltre millecinquecento camere.

Per quanto riguarda l’offerta d’istruzione per i figli dei dipendenti (in parte confidenziale), la Commissione sottolinea la mancanza d’informazioni sul numero e capacità delle scuole italiane con insegnamenti in lingua inglese.

L’Italia si è anche dimostrata disponibile a sostenere le famiglie in arrivo da Londra per quanto riguarda l’accesso ai servizi sanitari e sociali e l’integrazione nella nuova città. La Commissione evidenzia nella sua valutazione i duecento ospedali disponibili in regione (anche con servizi in inglese) e le molte opportunità di lavoro per i familiari offerte dall’area milanese.

Per quanto riguarda la continuità dell’operatività dell’Agenzia, la Commissione indica come il dossier italiano non abbia identificato le modalità per mantenere ed attrarre personale altamente qualificato.

L’Italia, infine, ospita già due agenzie europee decentrate, la European Training Foundation (ETF) a Torino e la European Food Safety Authority (EFSA) a Parma.