La Commissione Europea ha pubblicato il 25 novembre 2025 la valutazione intermedia del programma EU4Health per il periodo 2021-2024 (link). Ne risulta un quadro complessivamente positivo ma non privo di sfide significative. Il programma, nato come risposta alla pandemia Covid-19 con un budget iniziale di 5,8 miliardi di euro per il periodo 2021-2027, rappresenta il più grande investimento europeo nella sanità pubblica e un pilastro fondamentale della creazione dell’Unione Europea della Salute.

Budget ridimensionato ma obiettivi ambiziosi

La revisione del quadro finanziario pluriennale ha ridotto il budget del programma di 1 miliardo di euro, portandolo a 4,6 miliardi, con ulteriori riduzioni nette di 253 milioni per il rafforzamento delle agenzie. Al 30 aprile 2024, circa 2,63 miliardi di euro erano stati programmati e 1,39 milioni effettivamente impegnati.

Le Reti di Riferimento Europee (European Reference Networks, ERN) per le malattie rare hanno registrato un’espansione del 40% rispetto al 2021. Anche la trasformazione digitale dei sistemi sanitari ha compiuto passi avanti sostanziali attraverso l’implementazione di MyHealth@EU, l’infrastruttura che consente la continuità dell’assistenza transfrontaliera fornendo accesso ai riassunti dei pazienti e alle prescrizioni elettroniche.

Nella preparazione alle crisi sanitarie, inoltre, sei operatori economici hanno assicurato capacità produttive nell’ambito del progetto EU FAB per garantire che i vaccini possano essere completamente prodotti all’interno dell’UE in caso di emergenza. Il programma ha inoltre investito 104 milioni di euro per promuovere l’innovazione nelle contromisure mediche, inclusi incentivi per garantire l’accesso agli antibiotici.

Nel gennaio 2024, 23 Stati membri hanno iniziato l’implementazione di un sistema di sorveglianza One Health, rafforzando la preparazione dell’UE contro le minacce sanitarie transfrontaliere legate a potenziali agenti patogeni. L’iniziativa congiunta EU-WISH per la sorveglianza integrata delle acque reflue ha riunito 26 paesi con l’obiettivo di potenziare la loro capacità di prevenire, prepararsi e rispondere rapidamente a gravi minacce sanitarie transfrontaliere. Il sostegno alla Strategia sanitaria globale dell’UE ammonta a 61,5 milioni di euro, di cui circa 50 milioni sono stati impegnati per azioni come il rafforzamento della preparazione e risposta alle minacce sanitarie transfrontaliere a livello globale.

Il programma EU4Health include anche gli investimenti a sostegno dell’attuazione del Piano europeo di lotta contro il cancro, pari a 220 milioni di euro, con azioni chiave per ridurre i fattori di rischio, migliorare la copertura vaccinale e di screening, e potenziare i registri tumori attraverso una migliore raccolta dati.  

Governance efficace ma oneri amministrativi persistenti

Il rapporto della Commissione evidenzia che la governance e i processi di programmazione di EU4Health si sono dimostrati efficaci per l’adozione tempestiva dei programmi di lavoro annuali.

I beneficiari delle sovvenzioni provenienti da 22 paesi sono principalmente autorità nazionali o regionali nominate per partecipare ad azioni congiunte o ricevere altre sovvenzioni dirette. Durante il periodo 2021-2024, 255 ONG hanno ricevuto sovvenzioni per azioni e partecipato a 55 progetti (pere un totale di 41,2 milioni di euro), alte ventisette hanno ricevuto sovvenzioni operative per 23,2 milioni di euro.

Gli oneri amministrativi rimangono tuttavia una sfida significativa per gli stati membri più piccoli e le ONG, in particolare per quanto riguarda i requisiti complessi di presentazione delle domande e di rendicontazione, che possono scoraggiare la partecipazione. Il rapporto raccomanda di migliorare la trasparenza e l’efficienza dei processi di gestione degli appalti, ad esempio attraverso strumenti digitali migliorati, per ridurre i ritardi e aumentare la soddisfazione degli stakeholder.

L’obiettivo 2027 del programma EU4HEalth è già stato superato nel 2024 per quanto riguarda l’indicatore relativo alle Reti di Riferimento Europee e il numero di Stati membri che implementano le migliori pratiche in materia di promozione della salute e prevenzione delle malattie. Quasi tutti gli Stati membri e i Paesi associati (30) hanno adottato misure per sviluppare i loro piani di preparazione e risposta alle gravi minacce sanitarie transfrontaliere.

Nonostante i risultati positivi, la valutazione identifica diverse aree di miglioramento. Il taglio di 1 miliardo di euro del budget complessivo avrà conseguenze sulla programmazione dal 2025 in poi, rendendo cruciale garantire un supporto sufficiente sia alle iniziative in corso che a quelle nuove.

Il rapporto ad interim raccomanda quindi di stabilire priorità strategiche e tematiche per periodi superiori a un anno nella fase di programmazione, consentendo agli stakeholder di pianificare su orizzonti temporali più lunghi. Dove appropriato, in alcune aree specifiche come i sistemi sanitari e la forza lavoro sanitaria, potrebbe essere esplorato anche il raggruppamento strategico delle azioni all’interno di strumenti specifici.

Migliorare l’efficienza amministrativa attraverso la semplificazione delle procedure di appalto complesse e l’adozione di gare d’appalto flessibili, la riduzione degli oneri di rendicontazione e la razionalizzazione dei processi di presentazione delle domande di sovvenzione potrebbe alleggerire significativamente il carico di lavoro per i beneficiari. Inoltre, la standardizzazione delle procedure e l’armonizzazione dei requisiti tra i programmi di finanziamento dell’UE potrebbero ridurre la duplicazione delle azioni amministrative e semplificare le operazioni, in particolare in aree come i certificati di revisione, dove regole diverse aggiungono complessità.

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