Uniti verso una Salute Globale: strategie condivise per sfide comuni, che riguardano il cambiamento climatico e ambientale, la salute delle donne, dei bambini e dei migranti e le strategie per combattere l’antibiotico-resistenza. Sono i temi su cui hanno discusso i Ministri della Salute dei Paesi G7, nella due giorni di Summit che si sono concluse il 6 novembre a Milano presso il Museo della Scienza e della Tecnologia.

Beatrice Lorenzin G7 Salute a Milano
Beatrice Lorenzin al G7 Salute a Milano: “È stato un G7 estremamente importante, perché abbiamo cercato tutti gli elementi che ci uniscono e non quelli che ci dividono. Non ci sono divisioni di fronte alla salute”

“È stato un G7 estremamente importante, perché abbiamo cercato tutti gli elementi che ci uniscono e non quelli che ci dividono. Non ci sono divisioni di fronte alla salute”, ha dichiarato Beatrice Lorenzin alla conferenza stampa di chiusura, dichiarando pubblicamente gli impegni che il G7 intende assumersi nei prossimi anni per migliorare e proteggere la salute di tutti i cittadini, senza limiti di confine.

Alla riunione erano presenti i Ministri della salute di Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Hanno partecipato, inoltre, il Commissario Ue alla salute e i Direttori di Oms, Fao, Oie, Ocse ed Efsa.

Cambiamenti climatici e ambientali

I fattori di rischio

Come si legge nel comunicato stampa di sintesi della riunione i delegati del G7 Salute riconoscono che alcuni fattori correlati all’ambiente e alle condizioni climatiche possono mettere a rischio la salute, aggravando i rischi sanitari già esistenti o creando nuove minacce. Tra questi vi sono:

  • modifiche nei modelli di diffusione delle malattie infettive,
  • eventi climatici estremi,
  • innalzamento del livello del mare
  • acidificazione degli oceani
  • inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo
  • perdita della biodiversità
  • scarsità d’acqua
  • insicurezza alimentare e malnutrizione
  • contaminazione degli alimenti
  • impatto della povertà e disuguaglianza sociale (aumento dei flussi migratori)

L’impegno del G7 Salute

Per ridurre questi rischi i delegati del G7 Salute hanno dichiarato il proprio impegno nel:

  • favorire la consapevolezza pubblica e dei professionisti riguardo ai problemi ambientali e sanitari attraverso percorsi di istruzione e formazione
  • rinforzare i sistemi di sorveglianza, inclusi i sistemi metereologici e climatici e le pratiche di controllo dei vettori di malattia, per identificare e analizzare i rischi emergenti
  • ridurre l’inquinamento atmosferico, promuovendo soluzioni innovative come il lavoro intelligente, la mobilità sostenibile, l’energia pulita, il controllo della combustione dei carburanti domestici e anche l’astensione dal fumo di tabacco
  • favorire l’accesso all’acqua potabile e lo smaltimento delle acque reflue
  • promuovere la chimica verde e l’identificazione di alternative alla chimica nella produzione alimentare
  • identificare nuove strategie per combattere la malnutrizione, la denutrizione, la carenza di micronutrienti e favorire la sicurezza e la salubrità degli alimenti
  • garantire un’assistenza sanitaria appropriata, favorendo l’accesso ai servizi per la salute fisica e mentale ai migranti, ai rifugiati e alle popolazioni che vivono situazioni di crisi. Questo significa anche organizzare programmi di immunizzazione, di sorveglianza delle malattie infettive, croniche e dei loro fattori di rischio.

Salute della donna, del bambino e dell’adolescente

Confermando gli impegni presi nell’ambito del Summit G7 di Taormina nei confronti della promozione della parità di genere, i delegati del G7 Salute a Milano hanno dichiarato pubblicamente il loro impegno a rispettare, proteggere e garantire il diritto delle donne, dei bambini e degli adolescenti affinché abbiano accesso ai più elevati standard di salute fisica e mentale, senza alcuna discriminazione e nel rispetto della diversità di genere e di età.

Dedicheremo un’attenzione speciale alla salute materno-infantile e dei bambini- si legge nel G7 Health Ministers Meeting Communiqué- Colmeremo alcune lacune ora presenti nella salute degli adolescenti, con particolare attenzione ai più poveri e fragili”.

Consapevoli di quanto il coinvolgimento attivo sia importante per favorire un percorso di cambiamento in tema di salute, una parte degli investimenti verranno dedicati all’educazione, compresa l’educazione sessuale, per migliorare le competenze e il livello di consapevolezza.

Le azioni, volte a combattere la discriminazione e la diversità di genere, comprenderanno anche quelle per affrontare e contrastare la violenza sessuale e alcune pratiche dannose correlate, come i matrimoni forzati con bambine e le mutilazioni dei genitali femminili.

Antibiotico-resistenza

Consapevoli che l’antibiotico-resistenza rappresenta una minaccia per la salute a livello globale i Ministri della Salute dei Paesi G7, hanno dichiarato il proprio impegno ad affrontare questo problema attraverso:

  • il sostegno alla collaborazione tra il Global Collaboration Hub on Research and Development con i network internazionali e le iniziative esistenti, come l’Interagency Coordination Group on AMR dell’ONU, la Global Antibiotic Research & Development Partnership (GARDP), il Combating Antibiotic Resistant Bacteria Biopharmaceutical Accelerator (CARB-X), e la Joint Programming Initiative on AMR.
  • la promozione della ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici, terapie alternative, vaccini e dispositivi per la diagnosi rapida nel luogo di cura. Verrà data priorità agli agenti patogeni segnalati dall’OMS e alla tubercolosi
  • l’analisi del fenomeno, quindi definizione dell’incidenza, prevalenza, diffusione geografica dell’antibiotico-resistenza (come si diffonde all’interno delle popolazioni e tra popolazioni diverse, tra esseri umani e animali) e dell’uso di antibiotici
  • identificazione del rischio potenziale correlato all’esposizione ad alimenti e fonti ambientali
  • sostegno a Paesi a basso e medio reddito per migliorare il loro accesso alle misure di prevenzione, diagnosi e cura più efficaci, oltre alle strategie di sorveglianza.

Copertura Sanitaria Universale UHC

In linea con gli impegni assunti dai precedenti G7 e G20 e con gli obiettivi posti posti dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (SDGs), i delegati del G7 Salute concordano sull’importanza di rinforzare i singoli sistemi sanitari nazionali per arrivare a un sistema di Copertura Sanitaria Universale (Universal Health Coverage-UHC), “per non lasciare nessuno indietro e prevenire il collasso dei singoli sistemi sanitari durante le emergenze umanitarie e di salute pubblica”. L’UHC, però, non è una novità assoluta: e l’appuntamento con il prossimo Forum UHC è a Tokio dal 12 al 15 dicembre.

L’obiettivo è ridurre le disuguaglianze a livello globale, proteggere e migliorare la salute di tutti i cittadini durante l’intero arco della vita. Per raggiungere questo obiettivo il G7 ha confermato il suo impegno a:

  • affrontare le malattie non trasmissibili, inclusi i tumori, le malattie cardiovascolari, quelle polmonari e il diabete
  • eradicare la poliomielite attraverso il sostegno alla Global Polio Eradication Initiative
  • porre fine all’epidemia di HIV/AIDS, malaria e tubercolosi entro il 2030
  • investire in ricerca e innovazione rilevanti per la salute globale