L’EMA accetta la domanda di AIC di fremanezumab per la prevenzione dell’emicrania episodica e cronica negli adulti.

Fremanezumab
La terapia anti-CGRP fremanezumab ha ottenuto risultati statisticamente significativi nel programma di sviluppo clinico HALO

Teva Pharmaceutical Industries ha annunciato che L’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha accettato la domanda di Autorizzazione all’Immissione in Commercio per fremanezumab, anticorpo anti peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP), per la prevenzione dell’emicrania episodica e cronica negli adulti. Fremanezumab è un farmaco iniettivo trimestrale o mensile, che può essere somministrato dall’operatore sanitario o assunto autonomamente dal paziente.

«L’accettazione da parte dell’EMA della domanda di Autorizzazione alla Immissione in Commercio per fremanezumab segue l’accettazione da parte della Food and Drug Administration, l’autorità regolatoria statunitense, della domanda di registrazione di fremanezumab come farmaco biologico e rappresenta un significativo passo in avanti per il programma mondiale di sviluppo di questo farmaco – ha dichiarato Ernesto Aycardi, MD, Head of Clinical Trial Execution, Data Sciences and Biometrics & Clinical Pharmacology, di Teva. – Vista la limitata disponibilità di opzioni terapeutiche preventive mirate ai meccanismi biologici alla base dell’emicrania, l’accettazione della domanda di Autorizzazione all’Immissione in Commercio, rappresenta un importante passo verso il progresso del paradigma terapeutico per questa patologia. Queste due importanti tappe regolatorie in ambito emicrania, unite ai nostri programmi di sviluppo clinico per fremanezumab nella cefalea a grappolo e nella cefalea post-traumatica, evidenziano l’impegno di Teva nei confronti di coloro che in tutto il mondo sono colpiti da queste malattie invalidanti».

La domanda di Autorizzazione all’Immissione in Commercio include i risultati del programma di sviluppo clinico HALO, nel quale sono stati arruolati oltre 2.000 pazienti con emicrania episodica ed emicrania cronica. Il programma ha valutato regimi a somministrazione sia trimestrale sia mensile. Per tutti gli endpoint dello studio fremanezumab ha ottenuto risultati statisticamente significativi.

Gli eventi avversi più comuni riscontrati negli studi clinici comprendono indurimento e dolore nel punto di iniezione e eritema.

Il Programma di Ricerca e Sviluppo Clinico HALO

Gli studi di Fase III HALO EM (Emicrania Episodica) e HALO CM (Emicrania Cronica) sono studi multicentrici, randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, a gruppi paralleli, di 16 settimane. Hanno valutato:

  • sicurezza,
  • tollerabilità,
  • efficacia

di quattro regimi di somministrazione per via iniettiva sottocutanea di fremanezumab rispetto a placebo in adulti con emicrania episodica ed emicrania cronica.

Gli studi comprendevano:

  • una visita di screening,
  • un periodo iniziale (run-in) di 28 giorni seguito da un periodo di trattamento di 12 settimane (84 giorni),
  • una visita di valutazione alla fine del trattamento alla settimana 12, quattro settimane [28 giorni] dopo l’ultima somministrazione della terapia in studio.

Lo studio HALO EM

Nello studio sull’emicrania episodica sono stati arruolati 875 pazienti (294, 291 e 290 pazienti rispettivamente nei gruppi con placebo, con il farmaco in regime di somministrazione trimestrale e con il farmaco in regime di somministrazione mensile). I pazienti sono stati randomizzati in rapporto 1:1:1 per ricevere per via iniettiva sottocutanea:

  • fremanezumab 225 mg per tre mesi (regime a somministrazione mensile) oppure
  • fremanezumab 675 mg all’inizio seguito da placebo per due mesi (somministrazione trimestrale) o
  • placebo mensile per tre mesi a dosaggio corrispondente.

L’endpoint primario d’efficacia dello studio sull’Emicrania Episodica era la variazione media rispetto al basale (run-in di 28 giorni) del numero medio mensile di giorni con emicrania, nel periodo di 12 settimane dopo la prima somministrazione di fremanezumab.

Lo studio HALO CM

Nello studio sull’emicrania cronica, 1.130 pazienti sono stati randomizzati in rapporto 1:1:1 (circa 376 pazienti per gruppo) per ricevere per via iniettiva sottocutanea:

  • fremanezumab 675 mg all’inizio, seguito da somministrazione mensile del farmaco al dosaggio di 225 mg per due mesi (regime a somministrazione mensile) oppure
  • fremanezumab 675 mg all’inizio, seguito da somministrazione di placebo per due mesi (regime a somministrazione trimestrale) o
  • placebo mensile per tre mesi a dosaggio corrispondente.

L’endpoint primario d’efficacia dello studio sull’emicrania cronica era la variazione media rispetto al basale (run-in di 28 giorni) del numero medio mensile di giorni con mal di testa di grado almeno moderato, nel periodo di 12 settimane dopo la prima somministrazione di fremanezumab.

Fremanezumab

Fremanezumab è un anticorpo monoclonale completamente umanizzato che ha come target il peptide CGRP, identificato per l’emicrania. Data la limitata disponibilità di opzioni terapeutiche per la prevenzione, fremanezumab rappresenta quindi una possibile nuova opzione per rispondere a un importante bisogno insoddisfatto di terapia.

Fremanezumab è in studio anche per la prevenzione della cefalea a grappolo episodica e cronica nell’ambito del programma di ricerca e sviluppo clinico di Fase III ENFORCE cui l’FDA ha concesso la procedura accelerata (fast track). È attualmente in corso il reclutamento dei partecipanti in questi studi il cui completamento è previsto per inizio 2019. La procedura accelerata FDA serve a facilitare lo sviluppo e velocizzare l’esame per farmaci che trattano patologie serie o malattie che mettono a rischio la vita di chi ne è colpito.

Teva ha recentemente avviato anche un programma di sviluppo clinico di Fase II per fremanezumab come trattamento della cefalea post-traumatica.

L’Emicrania

L’emicrania è una patologia neurologica imprevedibile. I sintomi comprendono forte mal di testa e compromissione fisica, che possono ripercuotersi negativamente sulla qualità di vita di chi ne soffre e sulla produttività. Vi sono due manifestazioni cliniche dell’emicrania:

  • l’emicrania cronica in cui i pazienti soffrono di emicrania per almeno 15 giorni al mese;
  • l’emicrania episodica in cui i pazienti hanno episodi di emicrania al massimo per 14 giorni al mese.

Il 90% dei casi di emicrania diagnosticati nel mondo sono di natura episodica e il 10% di natura cronica.

L’emicrania è la terza patologia per prevalenza e la sesta malattia più invalidante a livello mondiale. Ne soffre infatti oltre 1 miliardo di persone nel mondo.

Le persone che soffrono di emicrania episodica e cronica sono quasi 75 milioni negli Stati Uniti, nel gruppo UE5 (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito) e in Giappone. Di questi, oltre 15 milioni sono nel gruppo di paesi UE5.

Secondo il più recente studio sui costi delle patologie neurologiche in Europa, l’emicrania ha un costo per l’economia di 18 miliardi di euro l’anno in termini di produttività e giornate di lavoro perse.

La terapia preventiva è appropriata in circa il 40% dei pazienti che soffrono di emicrania, ma allo stato attuale solamente il 13% di loro la riceve. Persiste pertanto un significativo bisogno insoddisfatto di terapie studiate specificatamente per prevenire le emicranie.

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