La Società Italiana di Diabetologia ha espresso in un comunicato il suo apprezzamento per la decisione presa da Sanofi di ritirare dal commercio il medicinale Bidiabe.

I diabetologi italiani avevano lanciato l’allarme lo scorso settembre, in occasione del congresso dell’EASD (European Association for the Study of Diabetes) di Barcellona: diverse migliaia di pazienti nel nostro Paese fossero ancora in terapia con questo farmaco contenente fenformina, da sempre considerata un farmaco pericoloso e per questo sostituita praticamente in tutto il mondo con la ben più sicura metformina. La fenformina è entrata in commercio molti anni fa, quando le regole per verificare la sicurezza di un farmaco erano decisamente meno ferree di quelle vigenti. Eppure è restata disponibile fino a qualche giorno fa, e adesso ritirata dal commercio solo grazie all’iniziativa dell’azienda produttrice – che ha fatto tesoro delle segnalazioni delle società scientifiche di diabetologia – e non su indicazione dall’Agenzia Regolatoria.

Tutto ciò, denuncia la Società Italiana di Diabetologia, mentre altri farmaci per la cura del diabete di ultima generazione, ormai dimostratisi sicuri, restano vincolati a incomprensibili piani terapeutici e tetti di spesa.