Una ricerca appena pubblicata sulla rivista internazionale BMJ lancia l’allarme contro i medicinali che contengono sodio, alla cui assunzione sembrerebbero associati eventi cardiovascolari avversi.
Lo studio ha comparato il rischio di attacchi di cuore non fatali, infarti non fatali o morte vascolare in pazienti che dal 1987 al 2010 avevano fatto uso di medicinali contenenti sodio vs la formulazione senza sodio dello stesso farmaco. PiĂą di 1,2 milioni di persone sono state seguite per in media un periodo di almeno sette anni e durante questo periodo sono stati registrati 61 mila incidenti cardiovascolari. Normalizzati i dati raccolti per fattori di rischio come BMI, fumo, assunzione di alcool, patologie croniche e assunzione di farmaci, i ricercatori hanno rilevato che i pazienti che avevano assunto farmaci contenenti sodio incorrevano in eventi cardiovascolari con rischio aumentato del 16%. Questi stessi pazienti mostravano un rischio 7 volte maggiore di sviluppare pressione alta e il rischio di morte in confronto con il gruppo che aveva assunto medicinali senza sodio era superiore del 28%.
Definire delle associazioni di fenomeni attraverso studi epidemiologici, seppur di grande portata, è sempre difficile; gli stessi autori chiariscono che ci sono ancora delle controversie sulla relazione tra il sale assunto nella dieta e gli eventi cardiovascolari, ma i loro risultati “posso essere potenzialmente importanti per la salute pubblica”.