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Cento metri quadri di tecnologia e ricerca applicata: questo è il nuovo laboratorio per lo studio dell’interazione del farmaco con il contenitore in vetro dove lavoreranno fianco a fianco i ricercatori del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell’Ateneo Veneziano e lo staff R&D di Gruppo Stevanato

È stato inaugurato a Mestre, il Centro di Microscopia Elettronica “Giovanni Stevanato”, uno dei pochi laboratori in Italia in grado di integrare totalmente e ad altissimo livello, personale aziendale e personale universitario in progetti di ricerca tecnologico-scientifica. Il Centro di Microscopia Elettronica “Giovanni Stevanato” prende il nome del fondatore della multinazionale, riferimento nella produzione di contenitori in vetro per uso farmaceutico quali flaconi, fiale, tubo fiale e siringhe. Il laboratorio, infatti, nasce dalla collaborazione tra Stevanato Group, con sede a Piombino Dese (PD), e il Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e vedrà il team azienda/università impegnato su progetti di ricerca per lo studio dell’interazione tra la superficie di contenitori in vetro ad uso farmaceutico e il farmaco.
Ospitato all’interno del già esistente Laboratorio di Nano e Biomateriali dell’Ateneo veneziano, il Centro “Giovanni Stevanato” dedica a questa sinergia 100 m2 di spazio, con apparecchi di microscopia elettronica. Si tratta di un SEM-FEG Zeiss con design elettroottico leader del mercato, un SEM Jeol e un TEM Jeol 300 kV per HREM, tutti dotati di  microanalisi EDS per l’identificazione degli elementi, insieme a tutta la strumentazione necessaria per la preparazione dei campioni da analizzare. Termini indecifrabili ai non addetti ai lavori, ma che lasciano intuire l’altissima  risoluzione, a livello di nanometro (10-9 m),  e la qualità della tecnologia necessaria a sviluppare tecniche avanzate di osservazione della superficie del vetro destinato a contenere farmaci iniettabili.