La propoli ha numerose proprietà biologiche e farmacologiche, fra l’altro immunomodulanti e anti-infiammatorie; sono invece ancora ridotte le evidenze relative ai meccanismi d’azione sottostanti questi effetti. Gli autori di questo studio hanno quindi verificato l’attività antiossidante ed esplorato le proprietà anti-infiammatorie della propoli indagando il suo meccanismo d’azione intracellulare. L’acido caffeico è stato studiato come uno dei possibili composti attivi responsabili per l’attività della propoli. Le proprietà antiossidanti della propoli e dell’acido caffeico sono state valutate utilizzando il test DPPH per valutare l’attività di scavenging. Allo scopo di analizzare l’attività anti-infiammatoria macrofagi RAW 264.7 sono stati trattati con differenti concentrazioni di propoli o di acido caffeico; l’attività dell’ossido nitrico (NO), un forte mediatore pro-infiammatorio, è stata valutata mediante saggio di Griess. Le concentrazioni di propoli e di acido caffeico che hanno inibito la produzione di NO sono state valutate mediante Western blot (utilizzando anticorpi specifici) sulle vie di segnale attivate durante l’infiammazione, considerando a livello intracellulare p38 MAPK, JNK1/2, NF-kB ed extracellulare ERK1/2. E’ stato inoltre valutato il possibile effetto della propoli in termini di citotossicità verso epatociti. Dalla sperimentazione è emerso che l’acido caffeico ha mostrato un’attività antiossidante superiore a quella dell’estratto di propoli. Propoli e acido caffeico hanno inibito la produzione di NO nei macrofagi, questo a concentrazioni non citotossiche. Inoltre, sia la propoli che l’acido caffeico hanno soppresso le vie di segnale LPS-indotte p38 MAPK, JNK1/2 e NF-kB. Propoli e acido caffeico non hanno influenzato ERK1/2. Infine, propoli e acido caffeico, a concentrazioni con forte potenziale anti-infiammatorio, non hanno indotto epatotossicità. Gli autori della sperimentazione concludono osservando che la propoli esercita un’azione antiossidante e anti-infiammatoria, che l’acido caffeico può essere coinvolto nei suoi effetti inibitori sulla produzione di NO e sulla cascata di segnale intracellulare, suggerendo con ciò il suo uso come fonte naturale di farmaci anti-infiammatori sicuri.
Ricerca realizzata dal Departamento de Microbiologia e Imunologia, Instituto de Biociências, UNESP, Botucatu, SP, Brasile.
Bufalo MC, Ferreira I, Costa G, Francisco V, Liberal J, Cruz MT, et al. Propolis and its constituent caffeic acid suppress lps-stimulated pro-inflammatory response by blocking nf-κb and MAPK activation in macrophages. J Ethnopharmacol 2013, Jun 13;149(1):84-92.