Terapia orale idelalisibLa Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio per idelalisib 150 mg in compresse, un trattamento orale, primo nella sua classe, per due neoplasie ematologiche incurabili: la leucemia linfatica cronica (LLC) e il linfoma follicolare (LF).

Idelalisib inibisce l’isoforma delta di PI3K, una proteina che è iper-espressa in molti tumori maligni a cellule B e svolge un ruolo nella sopravvivenza, proliferazione e migrazione di queste cellule tumorali.

La LLC e il LF sono neoplasie ematologiche ad oggi incurabili, a crescita lenta, che possono determinare complicanze potenzialmente letali, come anemia, gravi infezioni e compromissione del midollo osseo, con conseguente necessità di trattamento. L’obiettivo della terapia per i pazienti con questi tumori è quello di migliorare la sopravvivenza globale e la qualità della vita.

Per quanto riguarda il trattamento della LLC, idelalisib è stato approvato per l’uso in combinazione con rituximab nei pazienti che hanno ricevuto almeno una precedente terapia; oppure come trattamento di prima linea in presenza di delezione 17p o di mutazione del gene TP53 nei pazienti non idonei alla chemio-immunoterapiaL’approvazione di idelalisib nella LLC è sostenuta principalmente dai dati provenienti da uno studio randomizzato, di Fase III controllato con placebo (Studio 116) su idelalisib più rituximab in 220 pazienti con LLC recidivante che non erano in grado di tollerare la chemioterapia standard. Lo Studio 116 è stato interrotto all’inizio di ottobre 2013 da un Data Monitoring Committee (Comitato per il monitoraggio dei dati) indipendente, che ha riscontrato un beneficio statisticamente molto significativo nella sopravvivenza libera da progressione (progression-free survival, PFS) nel braccio idelalisib più rituximab rispetto al braccio di trattamento rituximab in monoterapia (hazard ratio = 0,18 (IC 95%: 0,10, 0,32), p <0,0001). La PFS mediana non è stata raggiunta nel braccio idelalisib più rituximab (IC 95%: 10,7 mesi, NR) ed è stata di 5,5 mesi nel braccio placebo più rituximab (IC 95%: 3,8, 7,1).

Per il trattamento del LF, idelalisib è stato approvato come monoterapia nei pazienti refrattari a due linee di trattamento precedenti. L’approvazione nel FL, il tipo più comune di linfoma non-Hodgkin indolente (iNHL), è supportata dai dati provenienti da uno studio di Fase II a braccio singolo (Studio 101-09) con idelalisib in monoterapia, condotto su 125 pazienti con iNHL refrattari a rituximab e alla chemioterapia contenente agenti alchilanti. Nei 72 pazienti con FL arruolati in questo studio, idelalisib ha ottenuto un tasso di risposta globale del 54% e la durata mediana della risposta non è stata raggiunta (range: 0,0, 14,8+ mesi).

I risultati dello Studio 116 e dello Studio 101-09 sono stati pubblicati su The New England Journal of Medicine nel marzo 2014.

Le reazioni avverse al farmaco (incluse quelle di grado ≥3) riportate negli studi clinici condotti su pazienti con neoplasie ematologiche che hanno ricevuto idelalisib hanno incluso infezioni, neutropenia, polmonite, diarrea/colite, aumento delle transaminasi (indicatore della funzionalità epatica), rash cutaneo e piressia.

Idelalisib è prodotto da Gilead Sciences, società biofarmaceutica californiana impegnata nella scoperta, sviluppo e commercializzazione di terapie innovative in aree di necessità mediche insoddisfatte.