La personalizzazione del trattamento farmaceutico potrebbe trovare impulso, in un prossimo futuro, dalla possibilità di produrre forme di dosaggio solido individualizzate per singolo paziente grazie alle nuove tecnologie di stampa tridimensionale, che sempre più si vanno diffondendo in tutti i settori industriali.
I ricercatori della University of Central Lancashire (UCLan) stanno sviluppando una nuova tecnica di stampa 3D che potrebbe permette di produrre compresse in quantità adeguata all’assunzione da parte del paziente. Il team guidato da Mohamed Albed Alhnan, ricercatore della School of Pharmacy and Biomedical Sciences, ha sviluppato uno speciale “inchiostro” polimerico contenente il farmaco, che va a sostituire il normale filamento della stampante 3D, e con il quale sono state ottenute compresse con elevata accuratezza di riproduzione sia per quanto riguarda l’aspetto che il peso e il dosaggio. La tecnica, attualmente in fase di brevettazione, è in grado di replicare prodotti già in commercio e potrebbe, secondo i suoi sviluppatori, contribuire a ridurre gli alti costi di produzione di farmaci personalizzati; il team inglese prevede che il nuovo metodo possa essere utilizzato dalle aziende farmaceutiche e dagli ospedali entro cinque anni.