Magnetom Terra, risonanza magnetica a 7 tesla, è destinata a tradurre gli innovativi risultati della ricerca in applicazioni cliniche. Il sistema ultra-high field, con componenti progettati, costruiti e assistiti da Siemens, sarà infatti presto pronto anche per l’utilizzo clinico, con certificazioni CE e FDA previste per applicazioni neurologiche e muscoloscheletriche. La funzionalità dual mode consente agli utenti di passare dalla modalità di ricerca a specifici protocolli clinici, in meno di dieci minuti.
Il magnete del Magnetom Terra è del 50% più leggero rispetto alle precedenti generazioni a 7 tesla ed è il risultato di uno studio pluriennale di Siemens Magnet Technologies a Oxford, che ha progettato e produce anche magneti a 3 tesla, per un utilizzo clinico. Con il Magnetom Terra diventa più semplice l’utilizzo in un ambiente clinico. La tecnologia senza consumo di elio garantisce inoltre un miglioramento dei costi del ciclo di vita della risonanza ultra-high field stessa.
Questa risonanza magnetica a 7 tesla offre:
- una tecnologia di trasmissione fino a 8 canali paralleli per una eccitazione selettiva e una maggiore omogeneità in parti del corpo particolarmente impegnative, come la zona cardiaca e quella addominale;
- fino a 64 canali ricettivi per una maggiore densità di canali al fine di ottenere elevati fattori di accelerazione, un alto rapporto segnale-rumore e una maggiore risoluzione spaziale, oltre a una migliore copertura delle parti del corpo di interesse;
- elevata potenza dei gradienti fino a 80 millitesla per metro (mT/m) e uno Slew Rate fino a 200 tesla per metro al secondo (T/m/s) per analisi più precise sui risultati della risonanza magnetica;
- la piattaforma software syngo MR E11, utilizzata anche nelle ammiraglie a 3 tesla, come ad esempio lo Magnetom Skyra per garantire una fruibilità uniforme e un semplice protocollo di scambio
Per determinate aree cliniche, Magnetom Terra è in fase di sviluppo, con le autorizzazioni CE e FDA previste dal mercato:
- per una migliore visibilità nel sistema muscoloscheletrico attraverso una risoluzione spaziale isotopica di 0,2 mm;
- per risonanze magnetiche di tumori cerebrali e irregolarità nei processi metabolici del cervello;
- per rendere più facilmente visibili malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer, l’epilessia, la schizofrenia e la sclerosi multipla.