Fidia Farmaceutici ha annunciato in un comunicato stampa l’accordo siglato con Multimed, per la commercializzazione della tecnologia di micro-dissezione di Human Brain Wave.

Accordo tra Fidia Farmaceutici e Multimed per la commercializzazione della nuova tecnologia di micro-dissezione per la rigenerazione di tessuti umani danneggiati
Accordo tra Fidia Farmaceutici e Multimed per la commercializzazione della nuova tecnologia di micro-dissezione per la rigenerazione di tessuti umani danneggiati

«Si tratta di un protocollo innovativo di rigenerazione dei tessuti umani – afferma Giorgio Foresti, CEO di Fidia Farmaceutici – Fidia sta investendo in un settore ancora in evoluzione, la medicina rigenerativa applicata alla biosurgery. Per noi si tratta di una sfida importante che abbiamo colto con entusiasmo, consci dell’apporto che possiamo dare alla ricerca in questo ambito a fronte di un’expertise ormai consolidata nel campo della rigenerazione dei tessuti, dove il grande protagonista è l’acido ialuronico, in tutte le sue declinazioni e usi».

Grazie a questo accordo, Fidia rafforza la propria offerta nell’area delle bio-tecnologie con un prodotto made in Italy all’avanguardia e unico nel suo genere. Sviluppata interamente in Italia Hy-Tissue Micrograft Technology unisce un protocollo chirurgico innovativo, alle proprietà rigenerative dell’acido ialuronico, andando così a potenziare ulteriormente l’efficacia del metodo per la rigenerazione di tessuti danneggiati.

Le applicazioni potenziali di questa tecnologia “in sinergia” con l’acido ialuronico, sono numerose: si va dalla rigenerazione tissutale tout court, all’ortopedia, fino ad interessare patologie ad alto impatto sociale come ad esempio il piede diabetico.

Tecnologia di micro-dissezione di tessuti

La tecnologia di micro-dissezione di tessuti (Hy-Tissue Micrograft Technology) è un protocollo tecnico di rigenerazione dei tessuti umani, basato sulla selezione di microinnesti vitali a partire da una biopsia tissutale del paziente (processo interamente autologo).

Il tessuto prelevato, pulito, viene posizionato all’interno di un dispositivo monouso (High Tissue Max) e immerso in una soluzione fisiologica sterile. Successivamente viene disgregato tramite migliaia di microbisturi e filtrato attraverso i fori da 50 µm. Questa procedura garantisce un’altissima vitalità cellulare all’interno del micro-innesto, intorno al 90%, e quindi anche la buona riuscita dell’intero processo.

Dopo circa 90 secondi, i microinnesti vengono recuperati e innestati nella zona da trattare, con l’ausilio di scaffold tridimensionale a base di acido ialuronico.

La quantità di tessuto da prelevare è di circa 1 mm2 per “colonizzare” una superficie di 2 cm.

Rispettare l’omologia tissutale, ovvero la loco-regionalità, è fondamentale per l’efficacia dei microinnesti.

Si tratta quindi di una tecnologia mininvasiva, caratterizzata da una semplicità d’uso tale da non richiedere alcuna“formazione specifica”. La procedura è standard, veloce e viene impiegata in un’unica fase operatoria, attenendosi alle norme di base della pratica chirurgica.

La tecnologia si rivela utile in tutti i campi ove sia necessario rigenerare tessuti danneggiati sia molli che duri (cute, osso, mucose), attraverso l’uso di microinnesti, ad esempio:

  • chirurgia plastica e ricostruttiva
  • chirurgia delle ustioni
  • piede diabetico/vulnologia
  • clinica ortopedica
  • chirurgia  generale e proctologica
  • clinica odontostomatologica