23 miliardi di euro sono stati spesi in Europa nel solo anno 2012 per il trattamento delle malattie del sangue, maligne e no. Tra le patologie che ricadono in questa definizione vi sono l’anemia, i tumori del sangue (per esempio i linfomi Hodgkin e non-Hodgkin, il mieloma multiplo e la leucemia), le malattie emorragiche, quelle delle cellule sanguigne, della milza e del sistema immunitario. I due studi pubblicati su The Lancet Haematology hanno analizzato i dati provenienti dall’Europa a 28 più Norvegia, Svizzera e Islanda. Più della metà della somma totale spesa nel 2012 è stata destinata al trattamento dei tumori maligni (€ 12 mld), il restante (€ 11 mld) per le patolgie benigne. I due terzi dei costi totali per l’assistenza sanitaria (€ 16 mld) sono stati dedicati all’assistenza ospedaliera (€ 7 mld) e ai farmaci (€ 4 mld).

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Due studi pubblicati su The Lancet Haematology fanno il punto sui costi di gestione delle malattie del sangue

I costi considerati dai due studi – uno specifico per i tumori maligni, il secondo per quelli benigni – includono i costi della cura, inclusivi dei farmaci, i costi informali (ad esempio quelli affrontati dai parenti del malato) e le perdite di produttività a causa di morte prematura o di assenza dal lavoro per malattia. “L’intelligenza economica sul cancro è essenziale per i policy-maker dei tumori in Europa. Capire i confini economici dei tumori del sangue aiuta a pianificare sistemi di assistenza per tutti i pazienti finanziati in modo corretto”, ha commentato il professor Richard Sullivan del King’s College, uno dei co-autori degli studi. I dati – che provengono da fonti quali Eurostat e l’Organizzazione mondiale della sanità, oltre che dai ministeri della Salute e degli enti statistici dei diversi paesi europei – sono stati raccolti e analizzati da un team di ricercatori dell’Health Economics Research Centre di Oxford, del Kink’s College di Londra, dell’Institute of Cancer Policy e del KHP Cancer Centre.

 

I risultati degli studi

Secondo i ricercatori inglesi, i tumori del sangue ci collocano in quarta posizione (8% del totale per tutti i tumori) per quanto riguarda i costi di gestione; in prima posizione si trovano i tumori del polmone (15%), seguiti da quelli della mammella (12%) e del colon-retto (10%). Andando a considerare, invece, solo i costi sanitari, la gestione del paziente con tumore del sangue è seconda (12% del totale dei tumori) solo a quella delle pazienti con tumore della mammella (13%). In un commento agli studi viene sottolineato come in Europa l’incidenza di tutte la patologie ematologiche sia sostanziale e rappresenti il 7% di tutti i tumori, nonostante le varie forme individuali di tumori ematologici siano definite come malattie rareNel 2012 la spesa media per paziente risultava essere di € 14.674, circa il doppio del costo medio per paziente calcolato su tutti i tipi di tumore (€ 7.929); un dato che per gli autori sarebbe correlato ai tempi più lunghi di ospedalizzazione e a trattamenti complessi e di lungo periodo quali i trapianti di midollo, la chemioterapia multifarmaco, la radioterapia e la diagnostica complessa.

Abbiamo trovato ampie differenze nel costo di trattamento delle malattie del sangue nei diversi paesi, probabilmente collegate a differenze significative nell’accesso e nell’erogazione della cura per i pazienti. I nostri risultati suggeriscono che c’è il bisogno di armonizzare il trattamento delle malattie del sangue in Europa in modo costo-efficacia”, ha sottolineato il senior author degli studi, Jose Leal dell’Università di Oxford. I tempi di ospedalizzazione dei pazienti in Francia, ad esempio, sono solo di 8 giorni, mentre in Grecia salgono a ben 48; il costo medio in Finlandia è risultato circa il doppio che in Belgio (€ 18.014 vs € 9.596). “La maggior parte dei paesi europei deve fronteggiare l’invecchiamento della popolazione che necessita di più cure. Un altro fattore contribuirà ancora di più all’aumento dei costi: i prezzi dei nuovi farmaci – scrive Ulrich Jäger dell’Università di Vienna commentando gli studi -. Dal 2012 diversi nuovi farmaci hanno ricevuto l’autorizzazione al commercio. Molti di questi nuovi farmaci promettono di essere più efficaci perché sono mirati in modo più specifico a cammini chiave delle cellule tumorali. Tuttavia, molti di questi nuovi medicinali hanno un prezzo molto superiore alla media del 2012”.