Pipette and Petri dish biochemical laboratory

L’Agenzia europea dei medicinali (EMA) ha aperto una consultazione pubblica sul suo “Concept paper on the revision of the ‘Guideline on strategies to identify and mitigate risks for first-in-human clinical trials with investigational medicinal products’ (EMEA/CHMP/SWP/28367/07)”. Il documento si propone di gettare le basi per la revisione dell’attuale linea guida per l’avvio delle sperimentazioni cliniche nell’uomo.

Pipette and  Petri dish biochemical laboratory
Pipette and Petri dish biochemical laboratory

Il passaggio dalla sperimentazione animale a quella clinica sull’uomo, i cosiddetti studi di fase 1 “first-in human” (FIH) segna una svolta fondamentale per la vita di un candidato farmaco. Un passaggio non privo di rischi per i volontari sani che si sottopongono alle prime somministrazioni atte ad individuare la sicurezza del prodotto e il dosaggio ottimale per gli studi successivi. Proprio dai tragici fatti di Rennes (Francia) del gennaio scorso e dall’opportunità di aggiornare ai progressi della scienza la linea guida attualmente in vigore e risalente al 2007 è nata l’iniziativa dell’EMA. La consultazione pubblica rimarrà aperta fino al 30 settembre 2016; gli interessati possono inviare i loro commenti all’indirizzo e-mail FIH-rev@ema.europa.eu.

Rispetto ad oggi, il concept paper di EMA propone una più accurata valutazione dei dati necessari allo sviluppo del disegno più appropriato dello studio. Lo scopo dell’ente regolatore europeo è di migliorare le strategia per identificare e mitigare i rischi per i partecipanti ai trial. Il nuovo concept paper è stato redatto da un gruppo di esperti delle singole autorità nazionali preposte all’autorizzazione degli studi clinici ed è stato adottato dal Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP). La pubblicazione della bozza della nuova linea guida, che sarà anch’essa diposnibile per la consulatazione, è attesa entro fine 2016.

Lo sviluppo di uno studio clinico first-in-human si basa su tutte le evidenze circa il comportamento del candidato farmaco raccolte nella sperimentazione pre-clinica. La versione attuale della linea guida focalizza la sua attenzione proprio sugli aspetti non-clinici dello sviluppo e sui dati animali, oltre che su schemi di dosaggio “single-ascending” tipici degli anni in cui è stata redatta. In tale modalità, la valutazione della sicurezza per l’uomo si basa sulla somministrazione di una dose singola del farmaco in esame a ogni volontario facente parte di un piccolo gruppo; in caso di esito positivo, ogni volontario del gruppo seguente riceve una dose maggiore.

Gli ultimi anni hanno visto un’evoluzione verso nuove forme più strutturate per il disegno dei trial, che integrano i dati non-clinici con quelli di farmacocinetica, farmacodinamica e sicurezza nell’uomo derivanti in tempo reale dagli studi FIH. Le proposte avanzate nel concept paper mirano a implementare la linea guida con le sinergie tipiche degli studi first-in-human ed early phase di più moderna concezione, che sempre più spesso comprendono all’interno di un singolo protocollo integrato fasi diverse di sviluppo clinico (come per esempio le dosi ascendenti singole e multiple, la valutazione dell’interazione col cibo o l’effetto per diversi gruppi di età, la early proof of concept/principle). La maggiore integrazione e stratificazione dei dati fa sì che le informazioni raccolte a ogni stadio rappresentino la base per la programmazione di quelli successivi. Questo modo di procedere permetterebbe, secondo EMA, di tenere in maggior conto le specificità del singolo medicinale, il suo meccanismo di azione e l’indicazione terapeutica desiderata.