Il percorso del regolamento REACH non terminerà nel 2018, ha sottolineato il direttore generale dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche, Geert Dancet, nel suo intervento durante i lavori dell’annuale assemblea di CEFIC (il Consiglio europeo dell’industria chimica) in corso a Firenze. Dancet ha sottolineato come durante i quasi dieci anni del suo mandato (che scadrà nel 2017) la comunità del REACH abbia compiuto un profonda evoluzione che ha permesso di superare i timori iniziali sul nuovo Regolamento e di giungere allo stato attuale del progetto anche grazie il dialogo positivo tra tutti gli stakeholder, che comprendono un centinaio di associazioni europee. Sono state finora classificate circa 130 mila sostanze chimiche da parte di 10 mila società, sono stati presentati 54 mila dossier registrativi riferiti a 14 mila sostanze diverse. L’Agenzia ha individuato 168 sostanze di “high concern” e ha emesso 56 raccomandazioni, di cui 15 rivolte all’industria chimica, e diciotto committements.

Tra gli obiettivi per il futuro, dopo l’ultima scadenza della fase registrativa prevista per il 2018, vi sono gli investimenti che l’industria è chiamata a fare in tema d’innovazione, per arrivare a sostituire le sostanze più pericolose con altre più sicure e”verdi”, la generazione di nuovi dati che siano compatibili con i dossier registrativi, la crescente attenzione che dovrebbe venir posta nella caratterizzazione delle nanoforme delle diverse sostanze, il ricorso alle mappe d’uso settoriali per migliorare la comunicazione verso gli utilizzatori finali e il miglioramento della sicurezza d’uso delle sostanze chimiche anche a livello dei prodotti finiti che vengono posti sul mercato.

Il direttore generale di ECHA, Geert Dancet, è intervenuto durante i lavori dell'Assemblea generale di CEFIC
Il direttore generale di ECHA, Geert Dancet, è intervenuto durante i lavori dell’Assemblea generale di CEFIC

Una crescente attenzione verso gli utenti finali

Al termine del suo intervento, il direttore generale dell’Agenzia europea delle sostanze chimiche ha firmato il documento congiunto sottoscritto anche da CEFIC e dal Gruppo di coordinamento degli dowstream users delle sostanze chimiche (DUCC) che sottolinea l’importanza di migliorare la comunicazione sulla sicurezza delle sostanze verso gli utilizzatori a valle. Uno degli aspetti del regolamento REACH ancora da migliorare, ha infatti sottolineato Dancet alla platea degli industriali chimici europei, è la comunicazione agli utenti delle informazioni sulla sicurezza e gli usi specifici delle diverse sostanze chimiche. Proprio in questa direzione va il documento congiunto CEFIC-ECHA-DUCC, che indentifica le “sector use maps” come un importante strumento da utilizzare quale modello entro il quale i vari settori possono condividere le modalità di utilizzo delle sostanze. Geert Dancet ha sottolineato come le informazioni contenute nelle mappe possano venire utilizzate per migliorare la disponibilità di dati di elevata qualità e per preparare i dossier di registrazione delle sostanze, in particolare in vista la scadenza del 2018 che riguarda un gran numero di piccole e medie imprese. La qualità dei dati dovrebbe essere perseguita, ha sottolineato Dancet, anche attraverso l’aggiornamento dei dossier negli anni a venire.

Gli obiettivi per il futuro

L’implementazione del REACH è ormai alle fasi finali: la prossima deadline è quella del 31 marzo 2018, entro cui le società che producono o importano sostanze chimiche in volumi compresi tra 1 e 100 tonnellate/anno dovranno anch’esse provvedere alla registrazione dei propri prodotti. In vista di questo appuntamento di particolare rilevanza per le pmi europee, ha sottolineato Geert Dancet, l’ECHA ha predisposto la “Reach 2018 Roadmap” che guida le società nel percorso registrativo. E’ già stata pubblicata sul sito web dell’Agenzia la quinta fase della Roadmap, riguardante la preparazione del dossier che deve contenere – in forma standardizzata e informatizzata – tutte le informazioni sull’identità, gli usi e i pericoli delle sostanze così come identificati nelle fasi precedenti del processo.  Di prossima pubblicazione è la sesta fase.

L’accesso delle piccole e medie imprese ai consorzi di registrazione dovrebbe venire facilitato, ha sottolineato Dancet, per migliorare la condivisione dei dati e diminuire i contenziosi. In vista dell’appuntamento del 2018, l’Agenzia europea invita anche a una maggiore cooperazione tra le società che dovranno registrare le stesse sostanze in merito alla fase preparatoria del dossier.

Un altro importante obiettivo, ha spiegato il direttore di ECHA agli industriali europei, è rappresentato dal 2020 World Summit on Sustainable Development, in vista del quale l’Agenzia intende focalizzare l’attenzione sulle sostanze di maggiore impatto – attraverso una più approfondita esplorazione dell’universo delle sostanze di “concern or no concern” al fine di migliorare l’uso delle risorse, da compiersi in collaborazione con l’industria . A tal fine, Dancet ha annunciato che l’Agenzia organizzerà molto presto degli incontri con le controparti industriali per definire con maggiore esattezza gli obiettivi in vista del 2020.