Si chiama EptA la proteina che rende resistenti i super-batteri e che potrebbe aprire nuove speranze nella lotta contro la multi-resistenza agli agenti antimicrobici: la sua struttura 3D è stata ottenuta con cristallografia ai raggi X dai ricercatori della University of Western Australia guidati dalla biologa strutturale Alice Vrielink. EptA sarebbe proprio la proteina che causa la multi-resistenza in molte specie batteriche, ipotizzano gli scienziati del team internazionale nell’articolo pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS). “La funzione della molecola proteica è direttamente correlata alla sua forma tridimensionale”, ha commentato Vrielink, aggiungendo che ciò potrebbe aiutare gli scienziati a sviluppare nuovi antibiotici in grado di prevenire i fenomeni di resistenza.

Le ricercatrici che hanno risolto la forma della proteina dei super-batteri (credits: University of Western Australia)

L’azione della proteina permetterebbe ai batteri di diventare “invisibili” per il sistema immunitario e anche per molte classi di antibiotici. La variante MCR-1 della proteina era stata individuata già nel 2015 quale responsabile della resistenza alla colistina, uno degli antibiotici più potenti nell’armamentario dei medici, ed è in grado di diffondersi tra specie diverse di batteri. Il gruppo dell’università della Western Australia sta già lavorando all’identificazione di molecole potenzialmente in grado di agire a livello sia di EptA che di MCR-1, un progetto a cui collaborano anche il Marshall Center for Infectious Disease e il Monash Institute of Pharmaceutical Sciences.