ACM è specializzata nella produzione di imballaggi flessibili destinati al confezionamento di prodotti in ambito farmaceutico, cosmetico e alimentare.

L’azienda è nata dieci anni fa per iniziativa di Massimo Raffaele, affiancato oggi nella gestione della società da due soci: Armando Ogliari e Antonio La Franceschina. Proprio l’incontro con quest’ultimo ci ha offerto l’opportunità di approfondire il tema della stampa LED, un processo su cui l’azienda ha maturato una consolidata expertise essendo stata la prima in Europa a utilizzarla.

Come è nata la decisione di passare alla tecnologia LED per la stampa della vostra produzione? Qual è la differenza rispetto agli inchiostri tradizionali?

Innanzitutto dobbiamo ricordare che ACM opera sostanzialmente in due ambiti, pharma e food, particolarmente sensibili alla qualità dei materiali che devono entrare in contatto con i prodotti e oggi non esiste ancora sul mercato un inchiostro per la stampa tradizionale in grado di garantire la totale assenza di migrazione. Infatti, sia gli inchiostri a solvente che quelli ad acqua subiscono un processo di evaporazione e i loro residui sono ancora molto inquinanti.

La differenza sostanziale degli inchiostri impiegati nella tecnologia LED è che questi ultimi non subiscono evaporazione, ma vengono colpiti da un fascio di luce a cui reagiscono iniziando un processo di essiccazione estremamente veloce; inoltre, gli inchiostri a bassa migrazione (e anche a basso odore) che utilizziamo in ACM sono caratterizzati da molecole molto grosse che legate tra di loro formano una sorta di film rendendo molto difficile un’eventuale migrazione e garantendo come risultato finale un prodotto molto più pulito e rispettoso dell’ambiente.

La stampa LED, utilizzando lampade a freddo, ci consente un altro grande vantaggio, quello cioè di poter stampare anche su materiali sensibili alla termoretrazione difficilmente trattabili in presenza di calore. Inoltre, con l’utilizzo delle lampade LED si ha un deciso risparmio in termini di consumi energetici, per esempio, e non emettendo calore non abbiamo la necessità di installare chiller per raffreddare stabilimento e impianti.

Grazie al rapido processo di asciugatura che avviene subito dopo la stampa l’inchiostro non può dilatarsi e sbavare; inoltre il processo viene fatto su ogni colore, quindi si stampa sempre su una base asciutta.

Voglio altresì ricordare che per garantire una protezione assoluta da possibili contaminazioni, in ACM stampiamo sempre tra i due materiali da accoppiare e questo fa sì che quando la bobina è avvolta una spira sopra l’altra l’inchiostro non entra mai in contatto con la parte interna del materiale. Inoltre, l’accoppiamento senza solvente con colle a base alifatica garantisce ulteriormente un prodotto finale pulito e sicuro.

Attualmente abbiamo due impianti LED e proprio in questi giorni stiamo completando la modifica anche dell’ultima macchina che lavora con gli UV con l’obiettivo di utilizzare per l’intera nostra produzione esclusivamente questa innovativa tecnologia.

Si tratta di una procedura complessa che necessita di un background specifico…

È in effetti necessario un lavoro di studio per padroneggiare al meglio e nella maniera più corretta questa tecnologia. In ACM possiamo contare su dieci anni di ricerca che ci hanno permesso di sviluppare internamente un solido background sui processi più efficaci e sui materiali più idonei da utilizzare, oltre che su procedure speciali per trattarli prima e dopo la stampa e questo fa di noi uno dei player che può vantare la maggiore esperienza in questo campo…

Utilizzate la stampa LED anche sulla vostra nuovissima macchina in eptacromia, che avete posizionato all’interno di una vera e propria camera bianca: con quali obiettivi?

La scelta di realizzare una camera bianca di ultima generazione e rispondente a tutti i requisiti previsti dalle normative è la diretta conseguenza del nostro approccio al processo e al prodotto e riteniamo sia un ottimo biglietto da visita per l’ambito pharma e un elemento che ci avvicina ulteriormente alle esigenze del nostro cliente.

Infatti, abbiamo migliorato ulteriormente lo standard, che è già medio-alto in tutti i reparti dove lavoriamo che sono tenuti costantemente in sovrapressione, e creato questa clean room che ha una particolare filtrazione dell’aria e dove vengono seguite delle procedure di accesso che prevedono la sanificazione degli operatori all’ingresso e l’uso di indumenti sterili. Inoltre, tutte le materie prime transitano da una camera grigia, dove avviene anche il montaggio dei cliché di stampa e quindi nella camera bianca entrano solo i materiali strettamente necessari.

Al suo interno abbiamo recentemente installato una nuova macchina Bobst 9 colori che ci consente di stampare in eptacromia, tecnica che abbiamo introdotto per primi a livello europeo, anche in questo caso, nel settore degli imballaggi flessibili.

Grazie a questa soluzione potremo essere ancora più veloci e flessibili e migliorare ulteriormente la qualità del prodotto finale che sarà caratterizzato da una stampa nitida e chiara, anche nei caratteri più piccoli, come fosse scritta con un pennino di precisione e senza nessuna sbavatura.

Questa tecnologia esprime ottime performance nella stampa su alluminio, che è uno dei materiali più utilizzati e richiesti in ambito farmaceutico, e proprio con la finalità di impiegarla soprattutto per la produzione in questo settore l’abbiamo posizionata all’interno della clean room.

La vostra attività è focalizzata sulle piccole produzioni: come è nata questa scelta un po’ controcorrente?

Spesso la lavorazione dei piccoli lotti viene rifiutata dai nostri competitor che non la ritengono sufficientemente remunerativa tenendo conto dei tempi e dei costi necessari con l’utilizzo di impianti tradizionali; ma ACM, proprio grazie alle innovative tecnologie impiegate, è in tale ambito avvantaggiata: pensi, per esempio, che la quantità di materiale che generalmente viene utilizzata e poi buttata per la fase di avviamento della stampa, per noi invece rappresenta già un ordine.

Un plus di ACM che voglio sottolineare, sono i ridottissimi e puntuali tempi di consegna, che si aggirano intorno alle 2-3 settimane, anche se spesso ci vengono richiesti timing ancora più stringenti che riusciamo generalmente a soddisfare.

 

ACM è specializzata nella produzione di imballaggi flessibili destinati al confezionamento di prodotti in ambito farmaceutico, cosmetico e alimentare. L’azienda (certificata già dal 2008 secondo lo standard BRC/IoP) dispone di un moderno e completo parco macchine per la stampa LED, stampa LED HD, accoppiamento senza solventi, taglio tradizionale, laser a registro, produzione interna di buste preformate sia stand-up che pillow bag con 2 e 3 saldature con e senza soffietto. L’azienda adotta il nuovo gestionale SAP, il sistema informativo aziendale tra i più efficienti disponibili sul mercato. Massimo Raffaele, fondatore e attuale presidente, è affiancato nella gestione della società da due soci: Antonio La Franceschina e Armando Ogliari.