Sanofi e Regeneron annunciano i primi risultati su alirocumab in pazienti con diabete e ipercolesterolemia.

I primi risultati su alirocumab in pazienti con diabete e ipercolesterolemia dimostrato la sua efficacia nel ridurre i livelli di colesterolo aterogeno
I primi risultati su alirocumab in pazienti con diabete e ipercolesterolemia dimostrato la sua efficacia nel ridurre i livelli di colesterolo aterogeno

Sanofi e Regeneron Pharmaceuticals hanno annunciato i risultati di due studi di fase IIIb e di fase IV ODYSSEY-DM di Praluent® (alirocumab) in pazienti con diabete. In questi studi alirocumab, somministrato in aggiunta alla massima dose tollerata di statine ha dimostrato di essere efficace nel ridurre i livelli di colesterolo aterogeno.

Entrambi gli studi hanno inoltre dimostrato che la maggior parte dei pazienti ha raggiunto il proprio obiettivo terapeutico (in termini di LDL-C) con Praluent 75 mg ogni due settimane. Il profilo di sicurezza complessivo è risultato comparabile a quanto già osservato nel programma di fase III ODYSSEY.

Questi risultati, tra l’altro, sono stati presentati in un simposio ufficiale al 77° congresso dell’American Diabetes Association (ADA) a San Diego.

«Le persone affette da diabete cronico, incluse quelle trattate con insulina, sono pazienti ad alto rischio cardiovascolare – ha commentato Lawrence Leiter, M.D., coordinatore dello Steering Committee dello studio ODYSSEY DM e direttore della Lipid Clinic al Li Ka Shing Knowledge Institute presso il St. Michael’s Hospital, Università di Toronto, Canada. – I risultati positivi dello studio ODYSSEY DM-INSULIN ci forniscono informazioni importanti sull’efficacia e sulla sicurezza di Praluent in questo gruppo di pazienti ad alto rischio cardiovascolare».

La maggior parte dei pazienti diabetici, infatti, sono destinati a sviluppare malattie cardiovascolari aterosclerotiche, nonostante gli attuali standard di cura:

  • quasi il 70% degli over 65 con diabete muore per una qualche forma di malattia cardiaca,
  • circa il 16% muore per un ictus.

«La dislipidemia mista è una malattia comune nelle persone con diabete di tipo 2, che ha un impatto negativo sul rischio cardiovascolare, ancora difficile da trattare con le terapie attualmente disponibili – ha affermato Robert Henry, M.D., membro dello Steering Committee dello studio ODYSSEY DM e Direttore del Center for Metabolic Research del VA San Diego Healthcare System. – I risultati dello studio ODYSSEY DM-DYSLIPIDEMIA hanno dimostrato che in pazienti con diabete e dislipidemia mista Praluent, somministrato in aggiunta alla massima dose tollerata di statine, è in grado di ridurre significativamente il livello di colesterolo non-HDL, un’altra misura del colesterolo cattivo, dimostrandosi superiore alla terapia standard. Praluent può quindi rappresentare un’altra opzione per i medici nella gestione della dislipidemia dei pazienti diabetici con malattia cardiovascolare».

Lo studio ODYSSEY DM-INSULIN su alirocumab in pazienti con diabete e ipercolesterolemia

Lo studio ODYSSEY DM-INSULIN era uno studio randomizzato in doppio cieco controllato con placebo multicentrico a gruppi paralleli. Ha valutato alirocumab in 517 persone con entrambe le seguenti patologie:

  • diabete di tipo 1 e 2 trattati con insulina,
  • un profilo di alto rischio cardiovascolare e ipercolesterolemia in trattamento con la massima dose tollerata di statine (MTD).

I pazienti erano randomizzati con alirocumab 75mg ogni due settimane o con placebo somministrato in aggiunta alla massima dose tollerata di statine (MTD). Il dosaggio di alirocumab è stato portato da 75mg a 150mg ogni due settimane alla 12a settimana di trattamento qualora il livello di colesterolo LDL fosse superiore e o uguale a 70 mg/dL alla 8a settimana.

L’endpoint primario dello studio era la riduzione in percentuale del livello di colesterolo cambiamento LDL rispetto al basale alla 24a settimana.

Risultati dello studio ODYSSEY DM-INSULIN

In questo studio, circa l’80% dei pazienti hanno raggiunto i propri obiettivi di colesterolo LDL con alirocumab 75mg ogni due settimane.

I risultati nella popolazione con diabete di tipo 2 (n=441) presentati in sede di congresso ADA hanno dimostrato:

  • alirocumab somministrato in aggiunta alla  massima dose tollerata di statine (MTD) ha dimostrato di ridurre del 48,2% il colesterolo LDL al basale rispetto allo 0,8% del placebo. La differenza media tra i due bracci di trattamento è stato del 49% (p<0,0001),
  • il trattamento con alirocumab ha anche migliorato il profilo lipidico complessivo.
  • in linea generale, alirocumab è risultato ben tollerato. L’insorgenza di eventi avversi rilevata era simile nei due gruppi e non è stato rilevato alcun dato sulla sicurezza. Gli eventi avversi più ricorrenti sono stati nasofaringite, mialgia, artralgia e tosse. Non è stato rilevato alcun segnale di sicurezza concomitante all’uso di Praluent e insulina,
  • non è stato rilevato alcun impatto sul controllo glicemico in entrambi i gruppi. L’emoglobina A1C e i trattamenti di riduzione del glucosio sono rimasti stabili.

Lo studio ODYSSEY DM-DYSLIPIDEMIA su alirocumab in pazienti con diabete e ipercolesterolemia

ODYSSEY DM-DYSLIPIDEMIA era uno studio randomizzato in aperto multicentrico e internazionale a gruppi paralleli. Lo studio era disegnato per valutare alirocumab rispetto alla terapia standard in 413 persone con entrambe le seguenti patologie:

  • diabete di tipo 2,
  • dislipidemia e alto rischio cardiovascolare, non adeguatamente controllato con la massima dose tollerata di statine (MTD). 

I pazienti erano randomizzati con alirocumab 75mg ogni due settimane o con placebo somministrato in aggiunta alla massima dose tollerata di statine (MTD).

Il dosaggio di alirocumab è stato portato da 75mg a 150mg ogni due settimane alla 12a settimana di trattamento qualora il loro livello di colesterolo non-HDL fosse superiore e o uguale a 100 mg/dL alla 8a settimana.

I risultati dello studio ODYSSEY DM-DYSLIPIDEMIA

In questo studio, circa il 64% dei pazienti hanno raggiunto i propri obiettivi di profilo lipidico con alirocumab 75 mg ogni due settimane. L’endpoint primario dello studio era la riduzione in percentuale del livello di colesterolo non-HDL al basale rispetto alla 24a settimana.

  • alirocumab si è rivelato superiore alla terapia standard nel ridurre il livello di colesterolo non-HDL (37,3% vs 4,7% del braccio con terapia standard). La differenza media tra i due bracci di trattamento è stata del 32,5% (p<0,0001),
  • alirocumab somministrato in aggiunta alla massima dose tollerata di statine (MTD) ha dimostrato di ridurre del 43,3% il colesterolo LDL al basale rispetto allo 0,3% del placebo (p<0,0001),
  • il trattamento con alirocumab ha inoltre migliorato il profilo lipidico complessivo,
  • in linea generale, alirocumab è risultato ben tollerato. Gli eventi avversi più ricorrenti sono stati le infezioni del tratto urinario, diarrea e nasofaringite,
  • non è stato rilevato alcun impatto sul controllo glicemico in entrambi i gruppi. L’emoglobina A1C e i trattamenti di riduzione del glucosio sono rimasti stabili.

Alirocumab

Alirocumab (Praluent) è il primo anticorpo monoclonale ipocolesterolemizzante disponibile in due diversi dosaggi (75mg o 150mg). Il dosaggio è così facilmente personalizzabile in base alle esigenze del paziente.

È indicato per il trattamento di:

  • ipercolesterolemia primaria,
  • dislipidemia mista (malattia caratterizzata da elevati livelli di alcuni lipidi nel sangue, come colesterolo totale, LDL, VLDL, trigliceridi),

in associazione alla massima dose tollerata di statine oppure in monoterapia in pazienti intolleranti alle statine.

Praluent si lega alla proteina PCSK9 e aumenta il numero dei recettori LDL. In questo modo riduce il colesterolo LDL. La PCSK9 è la proproteina della convertasi subtilisina/Kexin tipo 9.

La dose di partenza raccomandata di Praluent è 75mg somministrati per via sottocutanea ogni due settimane, o 300 mg ogni 4 settimane (mensile). La maggior parte dei pazienti cui è stato somministrato Praluent ha raggiunto una riduzione del livello di colesterolo LDL sufficiente con una dose di 75mg. In caso di risposta inadeguata in termini di riduzione del colesterolo LDL, il dosaggio è stato portato a un massimo di 150mg ogni 2 settimane.

Praluent è disponibile in Italia in fascia A da marzo 2017.

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