Nei prossimi due anni il chilogrammo campione di platino-iridio dell’Ufficio Internazionale dei paesi e delle misure (Sevres, Francia) andrà in pensione e la definizione del chilogrammo sarà sostituita dalla costante di Plank (h), che mette in relazione la frequenza di un fotone con la sua energia. In questo modo il cilindro standard diventa un pezzo da museo come lo è diventato nel 1983 il metro campione di platino iridio usato per definire il metro con l’adozione della nuova definizione basata sulla distanza percorsa dalla luce nel vuoto in un intervallo di tempo pari a 1/299.792.458 di secondo.
In contemporanea cambieranno anche le definizioni di kelvin, ampere e mole.
I motivi del cambiamento
La revisione delle definizioni si è resa necessaria perché la sensibilità delle strumentazioni attuali non consente più di definire una grandezza fisica in relazione a un oggetto fisico, soggetto in ogni caso a usura, ma con costanti fisiche universali e riproducibili.
Delle attuali sette unità di misure fondamentali del Sistema Internazionale solo kelvin, secondo e chilogrammo hanno definizioni indipendenti, mentre tutte le altre (metro, ampere, candela e mole ) sono legate alla definizione di secondo e/o chilogrammo. Di conseguenza piccole variazioni dell’ordine anche dei miliardesimi hanno conseguenze a cascata su molte altre unità di misura.
Come si procede
Per adottare una nuova definizione la Conferenza internazionale Pesi e Misure (CGPM) richiede che siano disponibili per quella costante almeno diverse misurazioni indipendenti con un elevatissimo grado di accordo tra di loro (tre con grado di incertezza inferiore a 50 parti per miliardo e una con grado di incertezza inferiore a 20 parti per miliardo). Questo evento si è verificato la scorsa estate per la costante di Plank e quindi la ridefinizione del chilogrammo avverrà nella prossima CGPM del novembre 2018 e il nuovo standard sarà operativo nel maggio 2019.