I dati finora disponibili di uno studio clinico dimostrano che la terapia genica, soprattutto somministrata in giovane età e con tecniche in grado di massimizzare l’efficienza dei vettori virali, potrebbe rappresentare un’efficace strategia di cura per la beta talassemia.

In uno studio clinico, la terapia genica per la beta talassemia si è dimostrata sicura e maggiormente efficace nei bambini rispetto agli adulti
Schema di trattamento con terapia genica per la beta talassemia valutata in pazienti adulti e pediatrici in uno studio clinico che ne ha confermato la sicurezza

Lo studio ha coinvolto nove pazienti (tre adulti sopra i trent’anni, tre adolescenti e tre bambini sotto i sei anni) resi trasfusione dipendenti da forme di beta talassemia gravi.

I dati sono stati raccolti in oltre dieci anni dal gruppo di ricerca di Giuliana Ferrari, docente dell’Università Vita-Salute San Raffaele, all’Istituto San Raffaele Telethon per la terapia genica di Milano (SR-TIGET). Il lavoro si è avvalso del coordinamento clinico della dottoressa Sarah Marktel e della partecipazione di diversi centri italiani specializzati nel trattamento della talassemia nonché della collaborazione di associazioni di pazienti, in particolare dell’Associazione Talassemici Drepanocitici Lombardi Onlus (ATDL). ATDL ha favorito il dialogo con i pazienti grazie anche a eventi di informazione pubblica e ha apportato un contributo attivo alla stesura del consenso informato.

Lo studio è stato reso possibile dall’alleanza tra IRCCS Ospedale San Raffaele, Fondazione Telethon e Orchard Therapeutics e dalla collaborazione tra l’Unità Operativa di Immunoematologia Pediatrica  diretta da Alessandro Aiuti e quella di Ematologia e Trapianto di Midollo diretta da Fabio Ciceri dell’Ospedale San Raffale, con il Centro malattie rare diretto da Maria Domenica Cappellini del Policlinico di Milano.

La terapia genica per la beta talassemia studiata all’SR-Tiget

I ricercatori hanno valutato una tecnica di terapia genica simile a quella già impiegata all’SR-Tiget per altre malattie rare del sangue, come ADA-SCID (il cui trattamento è diventato il primo farmaco salva-vita di terapia genica approvato al mondo), la leucodistrofia metacromatica (MLD) e la sindrome di Wiskott-Aldrich (WAS).

Il protocollo della terapia genica prevede:

  1. raccolta delle cellule staminali da sangue periferico dei pazienti;
  2. inserimento di una copia funzionante del gene della beta-globina all’interno delle cellule staminali per ristabilirne il corretto funzionamento, utilizzando un vettore lentivirale;
  3. re-infusione delle cellule staminali corrette direttamente nelle ossa dei pazienti, in modo da favorirne l’attecchimento nel midollo osseo.

Risultati dello studio sulla terapia genica per la beta talassemia

A distanza di oltre un anno dal trattamento la terapia risulta sicura ed efficace: in 3 dei 4 pazienti più giovani con un follow-up sufficiente per la valutazione si è raggiunta la totale indipendenza dalle trasfusioni di sangue, mentre nei tre pazienti adulti si è ottenuta una significativa riduzione della loro frequenza.

«È la prima volta che la terapia genica per la beta talassemia viene utilizzata in pazienti pediatrici. I risultati raccolti fin’ora dimostrano non soltanto la sua sicurezza in questo contesto, ma anche la sua maggiore efficacia – spiega Giuliana Ferrari. – Dal momento che la malattia compromette in modo progressivo l’integrità del midollo osseo, intervenire in giovane età permette di ottenere risultati migliori».

Oltre al fattore età, un altro elemento chiave è l’efficienza del “trasferimento genico”, ovvero la capacità dei vettori virali di inserire con successo nelle cellule dei pazienti il gene terapeutico. «La messa a punto di protocolli innovativi, capaci di massimizzare l’efficacia dei vettori, – aggiunge Giuliana Ferrari – è una delle nostre priorità».

Lo studio è stato pubblicato su Nature Medicine del 21 gennaio 2019 [Intrabone hematopoietic stem cell gene therapy for adult and pediatric patients affected by transfusion dependent β-thalassemia].

La beta talassemia

La beta talassemia è una malattia genetica del sangue diffusa nell’area mediterranea. È causata da una mutazione del gene che codifica per la beta-globina, componente dell’emoglobina. Esistono oltre 300 mutazioni note di questo gene, che possono dare origine a forme di beta talassemia di diversa gravità. Le mutazioni più gravi causano una quasi totale assenza della proteina nel sangue dei pazienti, che per sopravvivere devono ricorrere a frequenti trasfusioni o al trapianto di midollo osseo da donatore.

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