Novartis annuncia il conseguimento di risultati positivi per ofatumumab (OMB157) nel corso degli studi di fase III ASCLEPIOS I e II. In entrambi gli studi testa-a-testa, ofatumumab ha dimostrato la superiorità su teriflunomide (Aubagio®) in pazienti con forme recidivanti di sclerosi multipla (SMR).

In due studi clinici, ofatumumab per la sclerosi multipla ha dimostra superiorità rispetto a teriflunomide
In due studi clinici, ofatumumab per la sclerosi multipla ha dimostrato superiorità rispetto a teriflunomide

Gli studi ASCLEPIOS hanno studiato l’efficacia e la sicurezza di ofatumumab 20 mg somministrato mensilmente per via sottocutanea rispetto a teriflunomide 14 mg una volta al giorno per via orale negli adulti con SMR.

Entrambi gli studi hanno soddisfatto i rispettivi endpoint primari: ofatumumab ha dimostrato una riduzione altamente significativa e clinicamente rilevante del numero di recidive confermate, valutata come tasso di recidiva annualizzato (ARR, annualized relapse rate). Sono stati soddisfatti anche i rispettivi endpoint secondari chiave, costituiti dal prolungamento del tempo alla progressione della disabilità confermata.

I risultati top line degli studi di fase III ASCLEPIOS saranno presentati al 35° Congresso dello European Committee for Treatment and Research in Multiple Sclerosis (ECTRIMS, “Comitato europeo per il trattamento e la ricerca sulla sclerosi multipla”), che si terrà dall’11 al 13 settembre 2019 a Stoccolma.

Nel complesso ofatumumab ha fornito un’efficacia prolungata, a fronte di un profilo di sicurezza favorevole. Il profilo di sicurezza di ofatumumab, come constatato nel corso degli studi ASCLEPIOS, è allineato alle osservazioni basate sui risultati di fase II.

«È chiaro che l’inizio precoce di un trattamento altamente efficace per la SM migliora gli esiti a lungo termine; esiste inoltre una forte necessità di una terapia potente, ben tollerata e pratica, che possa essere utilizzata per trattare la SM sin dall’inizio – afferma Stephen L. Hauser, direttore dell’UCSF Weill Institute for Neurosciences. – I risultati di ASCLEPIOS rappresentano una meravigliosa notizia per i pazienti che desiderano sottoporsi a un’efficace terapia mirata alle cellule B con bassi requisiti di monitoraggio, evitando le visite presso un centro di infusione».

«Se sarà approvato, ofatumumab potrebbe diventare un’opzione terapeutica molto interessante per una vasta popolazione di pazienti con SMR, compresi quelli con SM precoce – dichiara John Tsai, Head Global Drug Development e Chief Medical Officer
presso Novartis. – I notevoli risultati dello studio riflettono il nostro impegno nel ridisegnare il trattamento della SM in tutte le fasi della malattia».

Gli studi ASCLEPIOS su ofatumumab per la sclerosi multipla

ASCLEPIOS I e II (NCT02792218 e NCT02792231) sono studi gemelli di fase III, dal disegno identico, di durata flessibile (fino a 30 mesi), multicentrici, condotti in doppio cieco e randomizzati, che valutano la sicurezza e l’efficacia di ofatumumab 20 mg somministrato mediante iniezioni sottocutanee mensili rispetto a teriflunomide 14 mg compresse orali con assunzione una volta al giorno negli adulti con diagnosi confermata di SMR.

Gli studi hanno arruolato 1882 pazienti con SM di età compresa tra 18 e 55 anni, con un punteggio EDSS (Expanded Disability Status Scale) tra 0 e 5,5.

Gli studi sono stati condotti in oltre 350 siti in 37 Paesi.

L’endpoint primario di entrambi gli studi era dimostrare che ofatumumab è superiore a teriflunomide nel ridurre la frequenza delle recidive confermate, come valutato dall’ARR nei pazienti trattati fino a 30 mesi.

Gli endpoint secondari includevano:

  • il tempo di progressione della disabilità confermato rispettivamente a 3 e 6 mesi,
  • il miglioramento della disabilità confermato a 6 mesi,
  • le lesioni T1 captanti gadolinio,
  • il numero di lesioni T2 nuove o in espansione,
  • i livelli sierici di catena leggera del neurofilamento (NfL, neurophilament light chain),
  • il tasso di perdita di volume cerebrale.

Durante il periodo di trattamento sono state misurate anche la sicurezza e le proprietà farmacocinetiche di ofatumumab.

Ofatumumab (OMB157)

Ofatumumab è un anticorpo monoclonale anti-CD20 interamente umano (mAb) mirato alle cellule B positive ai CD20 da auto-somministrare mediante iniezione sottocutanea una volta al mese. È attualmente in fase di sviluppo per la SM.

Ofatumumab agisce legandosi alla molecola CD20 sulla superficie delle cellule B e inducendo una potente lisi e deplezione delle cellule B.

Presentati nel 2014, i risultati positivi di fase IIb nei pazienti con SM hanno dimostrato una marcata e significativa riduzione del numero di nuove lesioni cerebrali nelle prime 24 settimane dopo la somministrazione di ofatumumab.

Nel mese di agosto 2016 Novartis ha quindi avviato un programma di fase III per ofatumumab nella SMR.

Nel dicembre 2015 Novartis ha ottenuto da Genmab i diritti per ofatumumab in tutte le indicazioni, compresa la SM.