Esketamina depressione disturbo depressivo maggiore
Esketamina agisce sul l’acido glutammico e ha dimostrato una rapidità di azione che può farlo ritenere un farmaco anti-suicidio

Durante il 39° Congresso nazionale della Società Italiana di Farmacologia (SIF) (Firenze, 20-23 Novembre 2019), il presidente della Società, Giorgio Racagni, farmacologo esperto in farmaci del sistema nervoso centrale, ha illustrato le caratteristiche di esketamina:

«Parliamo dell’enantiomero S della ketamina, vale a dire la stessa molecola, ma speculare, come le nostre due mani: molti farmaci, infatti, esistono in forma di due enantiomeri. Ciò significa che hanno medesima formula chimica, ma che nello spazio non sono sovrapponibili, bensì speculari tra di loro».

Esketamina depressione disturbo depressivo maggiore
Esketamina agisce sull’acido glutammico e ha dimostrato una rapidità di azione che può farlo ritenere un farmaco anti-suicidio

La ketamina è una molecola usata tradizionalmente come anestetico. L’enantiomero esketamina è la forma più attiva e induce effetti antidepressivi in tempi più rapidi rispetto ai farmaci antidepressivi sino ad ora in circolazione, che necessitano di una finestra di circa due settimane per dare i primi riscontri. Le formulazioni endovenosa e quella intranasale hanno effetto nel giro di poche ore: ecco perché, se usato tempestivamente, dal momento che previene idee suicidarie, come da studi in letteratura, lo possiamo definire un farmaco salva-vita per chi soffre di depressione.

«Per quanto riguarda la via di somministrazione – sottolinea Giorgio Racagni – la via intranasale, non invasiva, determina un effetto che si esprime già in 10-15 ore e dura una settimana. Riteniamo che per via della velocità della risposta questo farmaco possa prevenire idee suicidarie in pazienti gravi e resistenti, e per il suo effetto immediato possa essere considerato un farmaco anti-suicidio, un farmaco salva-vita».

La somministrazione può essere ripetuta per diverse settimane, per avere un effetto rapido e un beneficio prolungato per diverso tempo.

Esketamina non è esente da effetti collaterali e deve essere utilizzato sotto controllo medico: «Anche a dosi basse, per via intranasale – continua Giorgio Racagni – deve essere somministrato in ambiente protetto, cioè presso un centro di cura, dal momento che nell’immediato provoca un effetto dissociativo, per cui il paziente sperimenta una reazione psicomotoria, ma che nel giro di un’ora si esaurisce».

Esketamina è stato approvato a marzo 2019 dalla Food and Drug Administration (FDA) ed è in attesa dell’approvazione dell’Agenzia Europea per i medicinali (EMA), dopo la posizione positiva del Committee for Medicinal Products for Human Use (CHMP). Previo il successivo via libera dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), esketamina potrà essere reso disponibile anche in Italia.

Meccanismo d’azione di esketamina

Il meccanismo d’azione di esketamina risulta diverso rispetto a quello delle molecole attualmente in commercio per trattare il disturbo depressivo: «Non si tratta di una molecola che agisce sui tradizionali neurotrasmettitori come serotonina, dopamina o noradrenalina, che “eccitano” il tono dell’umore, ma su un altro neurotrasmettitore, vale a dire l’acido glutammico» – spiega Giorgio Racagni.

Potrebbe essere l’inizio di una nuova generazione di antidepressivi che agiscano su questo sistema.

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