L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha pubblicato a ottobre il primo report sul monitoraggio di spesa e consumo dei farmaci non biologici a brevetto scaduto. L’obiettivo è fornire un un quadro chiaro e completo dell’uso di questa tipologia di medicinali nelle strutture del Servizio sanitario nazionale, affiancando i nuovi dati a quelli del monitoraggio dei farmaci biosimilari. Le Regioni potranno così beneficiare di informazioni più esaustive su cui basare le attività di monitoraggio e governance della spesa farmaceutica. I dati del rapporto potranno risultare utili, ad esempio, nella promozione dell’uso di questa categoria di medicinali, nella valutazione dell’efficacia delle gare di appalto, nell’individuazione delle possibili aree di intervento e per il monitoraggio degli effetti delle politiche introdotte.

L’ultima versione del report di monitoraggio dei farmaci non biologici a brevetto scaduto erogati nel canale degli acquisti diretti, è riferita ai dati di giugno 2022 ed è disponibile nella specifica pagina web del sito di Aifa. Il documento si compone di una parte contenente le tabelle analitiche della variabilità regionale dei consumi, della spesa e del prezzo medio nel canale degli acquisti diretti e la stima del potenziale risparmio, suddivise per principio attivo (su dato NSIS/Tracciabilità del farmaco). La seconda parte del documento comprende l’analisi grafica del trend dei consumi, della spesa e del prezzo medio nel canale acquisti diretti, per singola Regione e per principi attivi all’interno di essa. Obiettivo di Aifa è stata un’analisi comparata tra prodotti originator e prodotti a brevetto scaduto, riferita sia alla spesa che ai consumi (in termini di daily-dispensed-dose, DDD, e numero delle unità posologiche) erogati su base mensile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, di modo da cogliere l’evoluzione degli andamenti prescrittivi e di valutare l’impatto delle azioni regolatorie.

Per ognuna delle molecole a brevetto scaduto considerate nel report, sono stati analizzati l’andamento del prezzo medio a partire dall’anno 2016, con indicatori per la valutazione della variazione di tale aggregato nel tempo. Tra gli altri dati disponibili nel report figurano l’incidenza valutata in termini di spesa e consumo dei farmaci a brevetto scaduto e dell’originator nel periodo di riferimento, a livello nazionale e per ogni regione, la serie storica annuale del prezzo medio per DDD per farmaci originator e farmaci a brevetto scaduto riferita sia al livello nazionale che a quello regionale (periodo 2016-2022), l’analisi della variazione del prezzo medio per DDD, condotta in modo distinto per farmaci originator e farmaci a brevetto scaduto. È presentata anche un’analisi congiunturale della variazione del prezzo medio per DDD per specifica molecola mediante i numeri indice di Laspeyres, Paasche e Fisher, a livello nazionale e regionale, nonché la distribuzione regionale del prezzo medio per DDD per l’originator e per i farmaci a brevetto scaduto con riferimento all’ultimo mese per cui sono disponibili i dati. Le simulazioni effettuate permettono di stimare il potenziale risparmio ottenibile nel canale degli acquisti diretti in diversi scenari di maggiore permeabilità dei farmaci a brevetto scaduto.