I possibili utilizzi dell’intelligenza artificiale in sanità sono uno dei temi caldi al centro del dibattito. Tema a cui ha dato riscontro anche Assoram, l’associazione che rappresenta la distribuzione primaria health, con la pubblicazione di una lettera aperta alle Istituzioni. “La lettera aperta vuole essere uno stimolo al rafforzamento della collaborazione pubblico-privato già in essere ha dichiarato il direttore generale Mila De Iure – per attenzionare gli impatti di queste innovazioni sul settore healthcare e sulla tenuta del valore etico, sociale, professionale e imprenditoriale del nostro comparto”.

L’iniziativa di Assoram punta a evidenziare le molte opportunità e i possibili rischi conseguenti all’adozione di tecnologie di intelligenza artificiale in ambito sanitario, per arrivare a farsi promotrice di un Tavolo Tecnico sul tema che coinvolga gli attori pubblici e privati e che si occupi di un’analisi congiunta volta a mettere a fattor comune le evidenze dei diversi osservatori coinvolti.
Il confronto in tal senso è iniziato già lo scorso giugno nell’ambito dell’annuale assemblea dell’associazione. “Abbiamo invitato professionisti, esperti di filiera e innovatori a confrontarsi con gli operatori della distribuzione sulle nuove evoluzioni della digitalizzazione: una digitalizzazione disruptive, che crea un prima e un dopo nella gestione delle attività aziendale e che può essere il primo passo verso nuove catene del valore”, ha sottolineato Mila De Iure.
La lettera aperta parte dal considerare diverse possibili applicazioni dell’intelligenza artificiale in sanità, per poi analizzare più nel dettaglio le applicazioni nell’ambito della supply chain, sia a livello di produzione che di logistica, ed evidenziare le principali criticità individuate.
Le conclusioni evidenziano come il dibattito debba essere animato sulle specificità del comparto della distribuzione primaria. “Non è in discussione lo sfruttare o meno le potenzialità che l’AI ci offre: è una necessità – ha commentato il presidente del Centro Studi Assoram Carlo Mambretti. – Va trovato un nuovo equilibrio e non ci è permesso temporeggiare. È urgente indirizzare il dibattito politico e giuridico verso le fondamentali sfide economiche e sociali che l’intelligenza artificiale pone. Sia l’Europa con l’AI Act che l’Italia su più fronti stanno dimostrando un approccio sempre più responsabile nella ricerca di un’innovazione ‘buona’, in particolare in relazione a un settore così determinante per il benessere collettivo”. Attenzione che è testimoniata anche dal recente Manifesto Insieme per la trasformazione digitale, a firma del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica e del Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.