Fino ad oggi orfana di terapia, la FOP (fibrodisplasia ossificante progressiva), una malattia ultra rara che colpisce negli Stati Uniti circa quattrocento persone e novecento nel mondo, ha un’opportunità di cura.
Il palovarotene, primo e unico trattamento approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) nel paziente di età pari o superiore a 8 anni per le femmine e 10 anni per i maschi. L’approvazione arriva a seguito dei risultati di efficacia e sicurezza di MOVE il primo e più grande studio clinico multicentrico, di fase III, in aperto condotto su pazienti adulti e pediatrici. Lo annuncia Ipsen, l’azienda produttrice.
Malattia grave ad andamento progressivo
Perdita graduale della capacità di mangiare, bere e provvedere a sé stessi in maniera autonoma e mantenere un’occupazione professionale. È il destino, ineluttabile, che attende(va) la persona affetta da FOP, malattia segnata da ripetuti episodi di riacutizzazione causa di una rapida crescita di tessuto osseo in sedi anomale con conseguenti ossificazioni eterotopiche, tali da rendere già all’età di 30 anni chi ne è portatore, incapace di muoversi senza ausili, necessitando di un’assistenza a tempo pieno.
Condizione (ag)gravata dall’assenza ad oggi di terapie mirate, fatto salvo solo cure palliative, che portano a morte prematura, con una riduzione dell’aspettativa di vita media a 56 anni, dovuta alla formazione di tessuto osseo a carico dei muscoli respiratori della gabbia toracica, dunque, a insufficienza cardiorespiratoria.
A ciò si aggiunge il rischio di cadute con esiti di fratture o lesioni craniche in quanto l’anchilosi impedisce di proteggersi dall’impatto a terra. Una storia clinica che potrebbe essere cambiata da un’opportunità di cura.
La molecola
Si chiama palovarotene, il retinoide in grado di ridurre la formazione di nuovo tessuto osseo a carico dei tessuti molli e del connettivo del volume, ovvero di nuovi focolai di ossificazione eterotopica, con un impatto migliorativo sulla qualità della vita del paziente.
La formulazione, in capsule, è stata approvata dalla FDA con indicazione al trattamento di FOP, in pazienti adulti e pediatrici, dopo i risultati dello studio MOVE, di fase III, il primo e più grande studio clinico multicentrico in aperto condotto su 107 pazienti (il 12% del numero stimato di individui in tutto il mondo che vivono con FOP) di ogni ordine e grado di età in cui la terapia sia somministrabile.
Lo studio (Reduction of New Heterotopic Ossification (HO) in the Open-Label, Phase 3 MOVE Trial of Palovarotene for Fibrodysplasia Ossificans Progressiva, FOP) pubblicato sul Journal of Bone and Mineral Research, mostra in pazienti in terapia con palovarotene orale a 18 mesi una riduzione del 54% del volume delle ossificazioni eterotopiche su base annua, calcolato sul modello lineare ponderato a effetto misto, rispetto alle terapie di supporto standard somministrate a pazienti inclusi nello studio di Ipsen FOP Natural History.
Palovarotene mostra, inoltre, un buon profilo di sicurezza con effetti avversi in linea con la classe sistemica dei retinoidi, riconducibili prevalentemente a eventi mucocutanei, come secchezza cutanea, compreso delle labbra, alopecia, eruzione cutanea e prurito, eventi muscoloscheletrici, come artralgia e chiusura prematura della placca di accrescimento nei bambini piccoli.
Il principio di azione
Palovarotene è selettivo per il sottotipo gamma dei recettori dell’acido retinoico, un importante regolatore dello sviluppo scheletrico e della formazione di osso ectopico nella via di segnalazione dei retinoidi.
Agisce, cioè, mediando le interazioni tra recettori, fattori di crescita e proteine all’interno della via di segnalazione dei retinoidi inibendo la formazione anomala di nuovo tessuto osseo.
Palovarotene orale prevede la somministrazione di 5 mg/die (o equivalente in base al peso per i pazienti pediatrici di età inferiore a 14 anni), con possibilità di essere modificata/aumentata in caso di riacutizzazione.