Sono oltre mezzo milione le tecnologie digitali disponibili sul mercato europeo e destinate a un uso ospedaliero, domiciliare o di comunità. Una cifra in continua crescita e che comprende al suo interno tre diverse categorie di prodotti: i dispositivi medici, i diagnostici in vitro e gli strumenti di sanità digitale.   

I dati sul settore europeo delle tecnologie medicinali sono stati recentemente pubblicati nell’annuale rapporto dell’associazione di categoria MedTech Europe.

I principali dati di settore

Ci sono circa a 35 mila aziende di tecnologie medicali in Europa, di cui il 92% sono piccole e medie imprese; Germania, Italia, Regno Unito, Ungheria, Francia and Svizzera sono i paesi più ricchi di imprese nel settore.

Settore che impiega complessivamente in Europa circa 850 mila persone, poco meno di quelle dell’industria farmaceutica (865 mila) e pari a circa lo 0,3% dell’occupazione europea complessiva. La Germania guida la classifica per numero di lavoratori (255 mila), davanti a Italia (118 mila) e Regno Unito (112 mila). Irlanda e Svizzera sono invece leader rispetto al numero di persone impiegate nel settore per 10 mila abitanti (89 e 77, rispettivamente). Il valore aggiunto per impiegato del settore è pari a 184.000 €.

Il 7,6% del prodotto interno lordo europeo 2022 riferito alla sanità è attribuibile alle tecnologie medicali, mentre il settore farmaceutico e dei prodotti medicali non durevoli ha fatto segnare il 15,4%. La spesa varia molto a seconda dei diversi paesi, tra il 5% e il 12% della spesa sanitaria complessiva. La spesa media procapite in Europa è di 312 €

L’importanza dell’innovazione

La dinamicità del settore è testimoniata dal numero di domande di brevetto depositate all’Ufficio europeo dei brevetti (EPO) nel 2022, più di 15.600 (+1,3% vs il 2021), seconde solo a quelle relative ai sistemi di comunicazione digitale e molto superiori a quelle in campo farmaceutico (9.310) e delle biotecnologie (8.168). La maggior parte delle domande di brevetto per le tecnologie medicali è stato depositato da entità dei paesi coperti dall’EPO (UE27, UK Norvegia e Svizzera), il 37% provengono dagli Stati Uniti, il 21% da altri paesi. I dati di MedTech Europe indicano anche che le domande di brevetto hanno dato luogo alla concessione dei brevetti nel 41% dei casi nel 2022. Anche in questo caso, il dato è circa il doppio di quello riferito ai settori farmaceutico e delle biotecnologie (20% circa), a testimonianza del continuo impegno nelle attività di R&D e nell’innovazione, con un tasso d’investimento in R&D che per il settore delle tecnologie medicali è stimato in circa l’8%. Un dato significativo, che va letto anche nell’ottica di cicli di vita dei prodotti molto brevi, di circa 18-24 mesi. 

L’andamento del mercato

Le tecnologie medicali hanno dato luogo nel 2022 a un valore complessivo di mercato pari a circa 160 miliardi di euro, con l’Europa che rappresenta il secondo mercato al mondo in base ai prezzi dei produttori (26.4%), dietro gli Stati Uniti (46.6%) e davanti alla Cina (6,6%). Germania (26,4%), Francia (14,4%), Regno Unito (10,1%), Italia (8,8%)e Spagna (5,7%) sono i principali mercati europei. 

Il surplus per l’Europa derivante dal commercio delle tecnologie digitali è montato nel 2022 a 5,2 miliardi €, in crescita rispetto ai 4,8 mld € dell’anno precedente. Stati Uniti, Cina, Giappone e Messico sono i principali partner commerciali. L’Italia si colloca l’ottavo posto della classifica per import ed export (7,1 mln € e 5,2 mln €, rispettivamente, inclusi i commerci intracomunitari), classifica guidata dalla Germania (22 mln € e 32,2 mln €, rispettivamente) davanti a Olanda e Irlanda.