La primavera 2024 non è poi così lontana, e con essa arriverà anche il rinnovo della Commissione  europea e l’avvio di un nuovo ciclo politico, che si estenderà fino al 2029. Con la revisione della legislazione farmaceutica ancora pendente, i vari player iniziano a prendere posizione indicando le rispettive priorità e desideri che la nuova Commissione UE sarà chiamata a valutare.

È questo il caso di MedTech Europe, l’associazione europea rappresentativa del settore delle tecnologie medicali, che ha pubblicato sul suo sito un Manifesto in cui descrive quattro linee d’azione da portare all’attenzione delle istituzioni europee di nuova nomina.

Le priorità per il settore medtech

Sistemi sanitari sempre più incentrati sul paziente, digitalmente avanzati, resilienti e sostenibili dovrebbero essere, secondo il documento, l’obiettivo da perseguire per superare le attuali sfide legate all’accesso incondizionato a tecnologie e servizi medici da parte dei pazienti e a fattori congiunturali, quali i tagli di bilancio, le carenze di personale, l’invecchiamento della popolazione, la maggiore incidenza di malattie non trasmissibili e di resistenza agli antimicrobici.

La richiesta alla nuova Commissione europea è di lavorare a politiche che permettano di consolidare i risulti ottenuti sotto la gestione von der Leyen, anche attraverso la semplificazione dell’azione politica. 

Sul fronte dell’assistenza sanitaria incentrata sul paziente, il Manifesto di MedTech Europe auspica che l’UE rafforzi gli ambiziosi obiettivi di rispondere alle principali sfide sanitarie aperte, anche tramite una maggiore efficienza e utilizzo dell’attuale sistema di marcatura CE per le tecnologie medicali. Secondo il documento, sarebbe necessaria un’unica entità chiara e responsabile, specifica per questo tipo di tecnologie, che provveda alla supervisione del settore e garantisca il rispetto degli obiettivi dell’attuale quadro normativo. Andrebbe anche ampliato il ruolo dei partenariati pubblico-privato nel campo dell’innovazione. A livello legislativo, andrebbero ridotte le sovrapposizioni e le divergenze tra le diverse normative nazionali, incoraggiando l’applicazione più armonizzata al fine di rendere l’Europa più attrattiva per gli investimenti, la ricerca e l’implementazione delle nuove tecnologie.

L’avanzare sempre più rapido delle tecnologie digitali richiede, secondo il Manifesto, di dover ripensare l’assistenza sanitaria per adeguarla alle nuove tecnologie. A tal fine, il settore auspica che la leadership europea venga perseguita sviluppando un ambiente adatto alle tecnologie mediche basate sull’intelligenza artificiale. Obiettivo che dovrebbe andare in parallelo a investimenti sulla alfabetizzazione sanitaria digitale e all’allineamento della valutazione sanitaria digitale a livello europeo, anche in materia di armonizzazione degli appalti pubblici di tecnologie mediche interoperabili. Per MedTech Europe, andrebbe anche sviluppato un mercato unico per la sanità digitale e i dati sanitari, con allineamento dei vari paesi europei per  quanto riguarda l’approccio all’identificazione, autenticazione, sicurezza e interoperabilità delle tecnologie mediche digitali. 

La resilienza dei sistemi sanitari dovrebbe essere migliorata, suggerisce ancora il documento, agendo sulla capacità di trattenere i professionisti sanitari e migliorando la competitività e l’autonomia europea per quanto riguarda la fornitura di materiali e componenti critici. La preparazione a nuove crisi sanitarie dovrebbe poggiare, secondo MedTech Europe, su meccanismi coordinati per l’aggiudicazione congiunta delle contromisure mediche. Anche il quadro normativo andrebbe adeguato per consentire di dispiegare il pieno potenziale dei dati di evidenza real-wold.

Sul fronte della sostenibilità ambientale e delle politiche del Green Deal, infine, l’associazione dell’industria medtech auspica che la futura legislazione sia coerente con i requisiti normativi specifici per il settore, e che vengano messi a punto percorsi di transizione realistici e che tengano anche conto dell’intera filiera produttiva. Andrebbero anche armonizzate le norme per rafforzare il mercato interno europeo.