Una sana alimentazione e una costante attività fisica sono tra gli elementi principali dello stile di vita dei millennials italiani, incentrato sulla ricerca e il mantenimento del benessere fisico e mentale. Uno stile di vita all’interno del quale, indicano i risultati di un’indagine realizzata da Future Concept Lab per conto di Integratori & Salute (l’associazione di categoria parte di Unione Italiana Food), trovano sempre più spazio anche gli integratori alimentari.
Questa categoria di prodotti è risultata ben nota ai millennials, con l’82% del campione che ha dichiarato di avervi fatto ricorso almeno una volta nella vita.

Le indicazioni circa l’opportunità di fare ricorso a integratori alimentari provengono sopratutto dai medici (42,3%) e dal farmacista (33,8%), quindi ancora con prevalenza dei canali più tradizionali attraverso cui accedere a un consiglio autorevole da parte di professionisti della salute.
La maggioranza dei millenials intervistati (75%), inoltre, ha mostrato di avere una giusta percezione degli integratori alimentari, riconoscendo che possono “sostenere il benessere, ma non sostituire le medicine”.
Come associazione, da sempre ci impegniamo per fare corretta informazione sul ruolo degli integratori e sul loro corretto utilizzo – ha dichiarato Germano Scarpa, presidente di Integratori & Salute – Risulta evidente, inoltre, come oggi più che mai, il ruolo giocato dai professionisti della salute (medici di famiglia e farmacisti in testa) sia fondamentale per garantire che gli integratori vengano utilizzati in modo appropriato”.
Farmacia a parafarmacia continuano a rappresentare i canali di scelta per l’acquisto degli integratori da parte dei millennials (65%). Ma non manca anche chi preferisce acquistare online sui siti specializzati in salute (26%) o al supermercato (23%), ma anche nei negozi di alimenti naturali (14,8%) o direttamente sul sito web di una specifica marca (8,1%).
Le generazioni più giovani hanno anche un occhio attento al futuro e all’innovazione: tra gli auspici evidenziati nell’indagine, integratori formulati in capsule con involucro biotech (45%) oppure liquidi, in fialette di materiale bio (35%), e anche in polvere da spargere sul cibo come una spezia (13%) o in gocce (7,4%).