Non solo farmaci OTC: un documento realizzato da Iqvia in collaborazione con AESGP (l’associazione europea che rappresenta l’industria dell’automedicazione) analizza più nel dettaglio il mercato dei dispositivi medici di automedicazione a livello di diciannove paesi europei. Il documento si focalizza sui dispositivi medici di libera vendita, che si trovano sempre più spesso non solo in farmacie e parafarmacie, ma anche nella grande distribuzione, come cerotti, test di gravidanza, spray nasali a base di acqua salata, colliri lubrificanti, creme e gel dermici, ecc.

I principali dati di mercato

Iqvia indica nella sua analisi una divisione del mercato dispositivi per automedicazione tra l’Europa occidentale e orientale. A livello di vendite predomina il blocco occidentale, in cui questo tipo di mercato è più maturo. Più in particolare, la Spagna guida la classifica (51,3% in volume, 51,1% in valore) seguita da Francia (33,2% e 45,9%, rispettivamente) e Italia (40,2%  44,5%), rispettivamente. Guardando ai dati in volumi, il mercato è invece più sviluppato nei paesi dell’Est Europa, in particolare in Slovacchia (71,8% in volume, 38,5% in valore) e Croazia (63,2% e 37,6%, rispettivamente)

Secondo i dati Iqvia, nel 2022 il mercato dei dispostivi che abbraccia i prodotti OTC (es. colliri, ecc.), per la cura  personale (es. igiene intima, igiene orale, ecc.) e del paziente (test di gravidanza, test Covid, striscie per glucosio, ecc.) e le categorie nutrizionali ammontava a circa il 40% delle valore delle vendite, su un mercato complessivo consumer health pari a 75,2 miliardi di dollari.

Difficoltà e opportunità nel passaggio al regolamento MDR

Secondo Iqvia, il passaggio al nuovo regolamento europeo Dispositivi medici (MDR) potrebbe mettere a rischio soprattutto il segmento della cura la paziente, che conta per circa il 70% del mercato dei dispositivi di libera vendita (i dispositivi OTC hanno una quota del 27%, quelli per la cura personale il 3%). Il rapporto sottolinea come al momento sia difficile avere una visione esatta di come si sta evolvendo il mercato europeo dei dispositivi per l’autocura, proprio come conseguenza delle difficoltà e dei ritardi accumulati nella ri-certificazione di molti prodotti secondo i requisiti del nuovo regolamento europeo.

Nonostante queste difficoltà, Iqvia identifica anche alcune opportunità nel mercato dei dispositivi di autocura. In particolare, una volta completato la procedura di verifica della conformità al regolamento MDR, questi prodotti possono avere accesso diretto all’intero mercato europeo, oltre che ai paesi dell’Area economica europea (Islanda, Norvegia, Liechtenstein). Inoltre, il documento segnala come i costi di sviluppo (ad esclusione di quelli legati all’approvazione regolatoria) possano risultare minori rispetto ad altre tipologie di prodotti, anche se non con gli stessi rischi a livello di successo commerciale.