Come ogni anno, l’EIT Health Summit 2024 che si è tenuto a Rotterdam (NL) a fine aprile è stato l’occasione per fare il punto sui progetti e le iniziative nel campo della salute messe in campo dalla rete coordinata dall’Istituto europeo di tecnologia (EIT) e comprendente realtà di oltre trentacinque paesi. Al centro dei lavori di quest’anno il tema del rinnovamento dei sistemi sanitari, con attenzione particolare a come integrare in tale rinnovamento anche l’innovazione continua, come creare sistemi sanitari flessibili e adattabili e come rinforzare tali obiettivi nelle diverse aree di esperienza dei vari partecipati al network.

Allinearsi all’innovazione

Il dibattito sul primo punto ha evidenziato l’opportunità di cogliere le occasioni che derivano dalla sempre più massiccia presenza dell’intelligenza artificiale e delle altre tecnologie emergenti in campo sanitario. “L’IA non è il futuro, è qui ora”, ha commentato Niklas Blomberg, direttore esecutivo della Innovative Health Initiative (IHI), aggiungendo l’importanza per i partecipanti di allinearsi il più possibile ai contenuti dell’EU AI Act, la nuova legislazione europea  destinata a regolare lo sviluppo e utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale. Secondo il Ceo di EIT Health, Jean-Marc Bourez, inoltre, sarebbe necessario assumersi dei rischi per raggiungere grandi risultati nel campo dell’innovazione sanitaria. Obiettivi che non possono esulare dalla disponibilità di una forza lavoro con competenze adeguate nel campo dei sistemi digitali. Tra i temi più caldi affrontati nel corso della convention anche l’intelligenza artificiale generativa, il ricorso al cloud nei contesti ospedalieri grazie a infrastrutture sicure e la crescente domanda di corsi sulle competenze digitali mirati a colmare i gap dei lavoratori.

Nel campo degli investimenti, l’attenzione è andata alle strategie per aumentare quelli in innovazione sanitaria da parte dell’Europa Centrale e Orientale. Tra i principali punti emersi dal dibattito vi è l’opportunità che i programmi di accelerazione offrano maggiore flessibilità, ad esempio permettendo alle startup di scegliere il proprio mentor tra quelli possibili, così da riflettere meglio i bisogni specifici di ognuna. Dal punto di vista degli investitori, l’interesse è per aziende che sviluppano tecnologie uniche e soluzioni scalabili, guidate da team dal diverso background, allenabili e realistici. È stata evidenziata anche la necessità di partner local affidabili che supportino gli investitori esteri nell’affrontare la complessità legale, fiscale e regolatoria degli investimenti cross-frontalieri, conseguente alle differenze normative tra i diversi paesi.

L’EIT Health Summit 2024 è stato anche l’occasione per presentare il rapporto “Implementing the European Health Data Space”, che raccoglie gli esiti emersi da varie discussioni a livello europeo tra gli esperti del network e delinea le raccomandazioni utili a supportare la trasformazione verso il nuovo modello a livello locale, nazionale ed europeo mediante un approccio armonizzato ed inclusivo. L’importanza di una diffusione trans-locale delle iniziative assunte a livello locale al fine da facilitarne la diffusione è stata affrontata da Derk Loorbach, docente di transizione socio-economica della Erasmus University e direttore del DRIFT, che ha portato ad esempio l’innovativo piano operativo dell’Istituto Catalano della Salute per l’accesso all’innovazione nel sistema sanitario catalano. L’esperto olandese ha anche sottolineato nel suo intervento l’importanza della ricerca trans-disciplinare e dell’innovazione per portare nuove prospettive, nonché l’importanza di disporre di esperti competenti in scienze sociali, che lavorino insieme a ingegneri e tecnici alla messa a punto di soluzioni migliori.