Si chiama UMBRELLA il progetto numero duecento lanciato in agosto dalla Innovative Health Initiative (IHI), che da quindici anni ha posto le partnership pubblico-privato al centro dei nuovi modelli di innovazione e sviluppo nel campo delle life sciences.
“Umbrella esemplifica perfettamente di cosa si occupa IHI – ha commentato l’importante traguardo il direttore esecutivo dell’Iniziativa, Niklas Blomberg – Affronta un’importante esigenza non soddisfatta di salute riunendo insieme una coalizione di università, ospedali, gruppi di pazienti e aziende di diversi settori. Con l’esperienza di duecento di questi progetti, possiamo affermare con sicurezza che lavorare in partnership pubblico-private permette ad essi di ottenere risultati che non sarebbero possibili per nessuna organizzazione singola o anche per un paese che li persegua da solo”.
Un portfolio in continua crescita
Il portfolio di progetti della Innovative Health Initiative copre oggi i campi più disparati, dal trattamento dell’Alzheimer alle zoonosi, dai tumori alle malattie infettive e alla resistenza antimicrobica, dalle malattie pediatriche a quelle autoimmuni e metaboliche, solo per fare qualche esempio. L’intera lista dei progetti fin qui attivati è disponibile a questo link.
Tra i principali risultati di questo lungo percorso messi in risalto da IHI figura, ad esempio, la creazione di network internazionali di ospedali e laboratori impegnati nell’esecuzione di studi clinici sui nuovi antibiotici o quella di un’organizzazione senza scopo di lucro con risorse ed esperienza per lo sviluppo di trattamenti contro i tumori infantili. I progetti IHI hanno anche permesso di lavorare a trattamenti più personalizzati per forme specific he di diabete, o di tecnologie che permettono di stabilire il grado di progressione dell’Alzheimer sulla base di immagini del cervello del paziente.
Il percorso della IHI non si ferma certo qui: sono stati pubblicati a giugno i nuovi bandi per la call 8, centrati su quattro diversi argomenti di approfondimento: un approccio city-based per ridurre la mortalità cardiovascolare in Europa, l’individuazione di nuovi endpoint per l’osteoartrite mediante analisi dei big data, la messa a punto di meccanismi di sandboxes regolatorie e abilitazione del loro utilizzo a sostegno dell’innovazione breakthrough e, infine, l’identificazione di endopint per studi clinici centrati sul paziente mediante tecnologie di sanità digitale. Le domanda preliminari possono essere inviate entro il 10 ottobre 2025, quelle complete entro il 25 aprile 2025.
Umbrella, una piattaforma federata di dati contro l’infarto
Il progetto Umbrella si propone di rinnovare completamente le modalità per il trattamento dell’infarto del miocardio, una delle patologie cardiovascolari a maggior rischio di mortalità o grave disabilità e che tocca ogni anno più di 15 milioni di persone. Al progetto partecipa per l’Italia l’IRCCS Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma.
Essenziale, per poter riprendersi dagli esiti dell’infarto, è poter accedere rapidamente e in modo coordinato al network complesso di professionalità sanitarie che, da punti di vista diversi, servono ad affrontare il lungo percorso di riabilitazione. Il progetto Umbrella si propone proprio di colmare i gap lungo questo percorso, fin dalle prime fasi di gestione dell’emergenza fino a quelle della riabilitazione e delle prevenzione di nuovi episodi.
La piattaforma federata di dati denominata “U-platform” è lo strumento scelto per armonizzare rispetto a un modello comune i dati real world sugli infarti provenienti dai centri clinici aderenti al progetto. I set di dati così ottenuti verranno utilizzati per creare localmente e validare algoritmi di intelligenza artificiale mirati a migliorare la diagnosi, la previsione del rischio e il processo decisionale a vari stati di avanzamento lungo il percorso di cura dell’infarto. Tra gli altri obiettivi di Umbrella, anche lo sviluppo di protocolli standardizzati di gestione della patologia, comprensivi di tecnologie digitali per raccogliere e visualizzare i dati, coinvolgere i pazienti facilitare le decisioni dei sanitari. Sarà anche sviluppata una roadmap regolatoria per delineare i passi necessari a giungere alle approvazioni necessarie per implementare i risultati del progetto.