Dal 16 al 19 giugno, si svolgerà a Boston la BIO International Convention 2025, l’evento di riferimento a livello globale per l’intera filiera biotech.

Sono attesi circa 20mila professionisti da oltre 60 Paesi del mondo, per la manifestazione che copre l’intero ecosistema, riunendo grandi aziende farmaceutiche, startup, investitori, organismi regolatori e centri di ricerca, con un fitto calendario di sessioni scientifiche e business.

La spedizione italiana è organizzata dall’ICE Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, insieme al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il supporto di Farmindustria, Federchimica Assobiotec e Invitalia. L’iniziativa riunisce aziende leader di mercato e imprese innovative, accanto a cluster regionali, enti di ricerca, parchi scientifici e agenzie di attrazione investimenti, offrendo un quadro composto di tecnologie d’avanguardia e opportunità territoriali per partnership industriali e di ricerca e sviluppo.

Il direttore generale del Ministero degli Affari Esteri italiano, Mauro Battocchi, ha dichiarato: «L’Italia è una potenza esportatrice, costantemente tra i primi 10 esportatori a livello globale, ma non molti sanno che il settore farmaceutico è tra queste prime esportazioni. Questo risultato sarebbe impensabile senza solide basi scientifiche, di R&S e produttive. Il Global Biotech Montalcini Tour ha anche l’obiettivo di portare una nuova e più aggiornata narrazione dell’Italia, in particolare nel settore Life Science».

«Sostenendo le nostre aziende biotecnologiche emergenti nella loro espansione globale, il Ministero degli Esteri italiano e l’Agenzia ICE stanno dalla parte dei nostri imprenditori high-tech e delle loro tecnologie avanzate nel campo delle Scienze della Vita e delle Biotecnologie. L’Italia ha molto da offrire e di cui sorprendersi, ma purtroppo non abbastanza valorizzata. Siamo qui alla Bio USA per raccontare e mostrare una storia diversa» ha sottolineato il responsabile Innovazione Tecnologica e Startup del Ministero degli Affari Esteri, Massimo Carnelos

Infatti, l’Italia è un attore di primo piano in Europa nel settore biotech: la filiera genera l’11% del PIL nazionale, e l’industria farmaceutica conta 770 siti produttivi, numero che posiziona il Paese al secondo posto nell’UE (dati Istat). 

Sul fronte dei servizi industriali, l’Italia è prima in Europa per valore della manifattura CDMO (terzisti che si occupano sia della fase di sviluppo che della produzione), pari a 3,6 miliardi di euro, il 23% del totale UE (dati Farmindustria). Le esportazioni di farmaci e prodotti biotech italiani verso il resto del mondo hanno superato 52 miliardi di euro nel 2024, registrando la crescita più rapida tra le grandi economie europee nell’ultimo quinquennio (+60%, secondo dati Eurostat).

Anche negli scambi Italia-Stati Uniti il settore chimico-farmaceutico si conferma un pilastro: nel 2024 ha rappresentato il 18% delle importazioni complessive USA dal nostro Paese, secondo settore solo ai macchinari. In valore assoluto, le importazioni statunitensi di prodotti chimico-farmaceutici italiani hanno toccato 13,7 miliardi di dollari, con un balzo annuo del 31,4%. Le importazioni americane di soluzioni biotecnologiche made in Italy sono salite a 4,4 miliardi di dollari, segnando un incremento del +112% rispetto al 2023.

Le imprese italiane che raggiungono Boston portano una vetrina di tecnologie che copre l’intera filiera del life-science. Si va dagli organi-su-chip 3D “battenti” per test farmacologici ad alta predittività alle terapie basate su cellule staminali ematopoietiche; a queste si affiancano immunoterapie vegetali “first-in-class” per malattie autoimmuni, piattaforme di simulazione in silico e digital twins che anticipano sicurezza ed efficacia di nuovi composti, oltre a diagnostica metabolica non invasiva alimentata da AI e strumentazione di microscopia super-risolutiva. Il fronte produttivo è presidiato da CDMO che spaziano dalla sintesi di API (principi attivi) complesse alla manifattura GMP di plasmidi e mRNA per vaccini e terapie, passando per la formulazione di farmaci solidi orali su larga scala.

Il 16 giugno, in concomitanza con l’apertura della Convention, il Consolato Generale d’Italia a Boston ospiterà una tappa del Montalcini Global Biotech Tour, il programma di eventi promosso da Agenzia ICE e MAECI per proiettare nel panorama internazionale le imprese biotech emergenti italiane. L’incontro riunirà la delegazione italiana e gli interlocutori statunitensi dell’ecosistema di Boston per un evento che si inserisce nell’ambito delle azioni strategiche individuate dal Tavolo di lavoro per l’internazionalizzazione delle industrie nel settore delle biotecnologie. L’appuntamento fa parte del calendario ufficiale del Tour – che tocca i maggiori hub globali, da San Francisco a Singapore – e punta a tradurre sul mercato USA gli indirizzi strategici elaborati dal think tank coordinato dal MAECI, favorendo nuove partnership industriali e scientifiche.

Il console generale d’Italia a Boston, Arnaldo Minuti ha dichiarato: «Siamo particolarmente lieti di accogliere al Consolato Generale d’Italia a Boston il Montalcini Global Biotech Tour un’iniziativa che celebra l’eccellenza scientifica italiana e promuove il dialogo con uno degli ecosistemi biotech più avanzati e competitivi al mondo. Boston ospita quasi 1000 aziende biotech e oltre 140mila professionisti nel settore delle scienze della vita. L’Italia è parte integrante di questa rete globale grazie a imprese di primo piano, a investimenti strategici e a una vivace comunità di ricercatori, scienziati e manager italiani. Questo evento rappresenta un’importante piattaforma per favorire nuove collaborazioni, rafforzare i legami economici tra Italia e Stati Uniti e valorizzare il contributo italiano all’innovazione e alla salute globale».