allergia da farmaco

Sette italiani su 100 hanno una reazione avversa quando assumono un medicinale, il numero si triplica quando si considera la popolazione ricoverata in ospedale. Inoltre una reazione avversa a un medicinale è alla base di 8 ricoveri ospedalieri su 100.

allergia da farmaco

“In questo scenario- spiega Antonino Musarra, presidente dell’Associazione Allergologi immunologi italiani territoriali e ospedalieri (Aaiito) – le allergie sono circa il 15% del totale delle reazioni avverse dei farmaci. Quelle potenzialmente pericolose per la vita delle persone sono fortunatamente poco frequenti”.

Le reazioni allergiche sono connesse maggiormente connesse a determinate strutture chimiche come penicilline, cefalosporine, alcuni antitumorali, alcuni antiepilettici. Tra le allergie ai farmaci, un tipo di reazione allergica non trascurabile è quella ai mezzi di contrasto che sono frequentemente utilizzati per diversi tipi di esami come, ad esempio, quelli radiologici.

Secondo i primi dati di uno studio Aaiito ancora in corso su 407 pazienti in nove centri di allergologia italiani, i soggetti più a rischio sono quelli con  precedenti esposizioni al mezzo di contrasto (19%) e i soggetti con allergie respiratorie. Tuttavia il 35% delle reazioni si può manifestare in occasione della prima esposizione ai mezzi di contrasto.

Lo studio Aaiito ha l’obiettivo di identificare la percentuale di positività nei pazienti, quali sono i mezzi di contrasto maggiormente responsabili e quali sono i mezzi diagnostici più idonei per accertare la presenza e il tipo di reazione avversa.

“Dal punto di vista della diagnosi – dichiara Francesco Murzilli, vice presidente Aaiito-i test cutanei sono sicuramente lo strumento al momento più affidabile. Il nostro consiglio è quello di effettuare questo tipo di esame entro 6 mesi dall’avvenuta reazione perché con il passare dei mesi la positività cutanea tende a scemare. E’ estremamente importante infine sensibilizzare i radiologi e gli altri specialisti che effettuano esami con mezzi di contrasto per far si che indirizzino subito il paziente all’allergologo appena avvenuta la reazione allergica”.