MedTech e Healthcare italiano si sono dati appuntamento nel pomeriggio di venerdì 23 giugno all’Auditorium “Rita Levi Montalcini” del Biomedical Valley di Mirandola, in provincia di Modena, Headquarters del più importante distretto biomedicale e relativa filiera in Europa. Qui hanno sede oltre 100 imprese biomedicali, più di 300 compreso l’indotto, con oltre 5.500 addetti nel solo comparto biomedicale. Il contributo al prodotto interno lordo nazionale è superiore all’1%. Con il workshop “Time to Care”, dal cuore dell’Emilia Romagna, gli organizzatori sono riusciti perfettamente a mettere insieme e creare un dialogo, che è diventato esso stesso un “impegno per il futuro”, con istituzioni regionali e nazionali, aziende del distretto, cittadini, giornalisti e comunicatori. Ad aprire i lavori della terza edizione del Biomedical Valley, introdurre e contestualizzare la presenza sul palco dei numerosi ospiti è stata Alessandra Ferretti. Nel porgere i saluti, ha coinvolto il pubblico in importanti riflessioni, ripercorrendo anche le tappe di come dal greco, al latino, sino ai giorni nostri sia cambiato il significato di “cura”. Con la platea ha dunque condiviso una domanda cruciale rispetto al tema della giornata: come interpretare oggi il concetto di cura “dinanzi all’innovazione tecnologica e alle straordinarie potenzialità dell’intelligenza artificiale?” Ciascuno di noi – ha sottolineato nelle conclusioni – “ha il dovere etico di farsi interprete di questa cura, di mettersi a servizio dell’altro, di praticare la sollecitudine per quella parte che lo riguarda”.

Si è entrati così nel vivo dell’evento con Matteo Stefanini “deus ex machina” del Biomedical Valley. “Siamo qui con le eccellenze della filiera del MedTech italiano che ogni giorno in silenzio crea grandi cose per salvare la vita delle persone e renderla migliore. Il Biomedical Valley ha tante missioni: far crescere questo distretto guardando al futuro e alle nuove generazioni, per preservare le competenze che sono qui sul territorio e attrarre nuovi talenti. Per questo nel 2024 faremo un’iniziativa legata alle startup”. Il Biomedical Valley, infatti, è iniziato proprio nella mattinata occupandosi dei giovani talenti con il primo Career Day. Presso il Tecnopolo TPM di Mirandola hanno partecipato all’incontro 17 imprese e oltre 100 candidati da varie università del Nord Italia. L’edizione 2023 di Biomedical Valley ha posto al centro del dialogo con le istituzioni e con le eccellenze del territorio il tema del superamento del payback, in altre parole l’annullamento della norma che prevede il ripiano degli sforamenti della spesa sanitaria regionale a carico delle imprese per il 50%. “Salute e scienze della vita sono asset strategici per il Paese – ha ricordato Stefanini -. Sappiamo che il governo è al lavoro sull’annosa questione, una norma controversa su cui rimane molta incertezza e su cui è necessario trovare un equilibrio tra le esigenze dell’innovazione e il controllo della spesa”.

Sul futuro distretto biomedicale, Matteo Stefanini ha ricordato che “è cresciuto moltissimo rispetto al terremoto di dieci anni fa”. Dal tragico evento, da cui l’Emilia Romagna si è completamente ripresa, per Stefanini rimangono “tante carenze”. Tra cui le infrastrutture che “non sono cresciute alla stessa velocità del distretto” per cui ci sono “problemi di viabilità”. Su questa esigenza “dobbiamo farci sentire”. Proprio per questo all’ingresso dell’auditorium sono state raccolte “numerosissime” firme per la richiesta dello sblocco dell’arteria Cispadana e di altre infrastrutture strategiche per il distretto. Sul palco del Biomedical Valley si sono quindi susseguiti speaker d’eccezione con le loro idee di innovazione, cura e salute: Alberto Villa (Capgemini Engineering), Valentina Bianchini (Encaplast S.p.A.), Sara Menghini (Eurosets), Alessandro Ciavarino (Fresenius Kabi), Luca Sacchetti e Charlotte Costa (HMC Premedical), Kira Kotliarewsky (Innova Finance), Emiliano Bonetti (LivaNova), Letizia Bocchi, Manuela Melucci, Maria Cristina Pasi (Medica S.p.A.), Jessica Ori (Medtronic EMEA), Paola Busoli (Mold&Mold – R.B. srl), Giancarlo Peta (Olympus Italy), Gabriele Molari (Palladio Group), Ambra Volpe, Paolo Guerra (ProductLife Group), Piero Camurati (Sidam S.r.L.).

L’evento, che è proseguito il giorno seguente con terza edizione del TEDxMirandola, ha visto la partecipazione del Presidente dell’associazione GIMBE, Nino Cartabellotta e del Presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a cui sono state affidate le conclusioni del workshop.