Un vademecum operativo sulle buone pratiche di distribuzione per gli attori della filiera che anche in assenza di un recepimento formale delle linee guida europee si trovano a doverle già applicare sul campo per richiesta del mercato

Compendio Buone pratiche di distribuzione Assoram
Assoram ha messo a punto il “Compendio sulle Buone Pratiche di Distribuzione”

È il mercato a fare le leggi. Questo implica che per chi lavora nella filiera della distribuzione del farmaco l’allineamento alle nuove linee guida europee sulle buone pratiche di distribuzione (GDP) è iniziato dal giorno dopo della pubblicazione in gazzetta ufficiale (novembre 2013), indipendentemente dal recepimento formale del Ministero.

È questo il motivo per cui la Commissione Tecnica Qualità (CTQ) di Assoram – Associazione Operatori Commerciali e Logistici – insieme al Comitato Direttivo e alla Segreteria ha lavorato questi ultimi due anni per la realizzazione del “Compendio sulle Buone Pratiche di Distribuzione“, uno strumento operativo rivolto a tutti gli attori del sistema, che è stato presentato il 23 novembre durante un momento di confronto anche con le istituzioni e gli associati.

Il Compendio, guida pratica alle EU-GDP…

Il Compendio è diviso in undici capitoli. Ciascuno riporta il testo delle linee guida europee con commenti di natura pratica e operativa della CTQ che toccano le problematiche principali riscontrabili sul campo e un summary box riassuntivo. Le ultime sessanta pagine ospitano lo strumento vero e proprio: una corposa serie di allegati proprio a sottolineare il taglio concreto del lavoro prodotto. Il Compendio è scaricabile on-line sul sito di Assoram per i soci e per chi non è associato è possibile fare richiesta tramite il portale di una copia cartacea. L’Associazione ha consegnato il lavoro ad AIFA, Ministero della Salute e Nas.

… in attesa del recepimento ministeriale

L’Italia è in attesa del formale recepimento delle GDP 2013/C 343/01. Se dal punto di vista meramente operativo i diversi players, come detto, hanno iniziato a lavorare in ottemperanza delle linee guida anche in assenza di un Decreto Ministeriale, un recepimento formale è fortemente atteso per due aspetti in particolare: un apparato sanzionatorio ben strutturato e un sistema di vigilanza che applichi criteri uniformi sul territorio.