L’evoluzione digitale, nuove esigenze dei pazienti e sostenibilità ambientale ed economica: sono queste le principali sfide che influenzano la supply chain delle aziende del settore healthcare.

La supply chain delle aziende del settore healthcare secondo UPS
La supply chain delle aziende del settore healthcare deve affrontare nuove sfide

UPS offre un’ampia gamma di soluzioni nella logistica tra cui il trasporto pacchi e cargo, la semplificazione del commercio internazionale e l’utilizzo di tecnologia avanzata per gestire in maniera più efficiente il mondo del business. Con sede ad Atlanta, USA, UPS serve oltre 220 Paesi e territori in tutto il mondo. UPS, in particolare, è in grado di mettere a disposizione delle aziende healtcare il proprio know-how sviluppato nel settore retail.

La tecnologia digitale nel settore retail

L’evoluzione della tecnologia digitale ha cambiato il comportamento di acquisto dei consumatori e, di conseguenza, la catena di approvvigionamento al dettaglio. Oggi gli acquirenti online acquistano attraverso diversi canali e cercano flessibilità e convenienza-Per esempio, quasi due terzi degli shopper online europei sarebbero interessati alla consegna in un luogo alternativo al domicilio, se i costi fossero inferiori, e il 75% afferma che il reso gratuito è un fattore importante nella scelta del rivenditore online (fonte: studio 2017 Pulse of the Online Shopper condotto da comScore, commissionato da UPS).

Allo stesso modo anche gli operatori del settore healthcare guardano sempre con maggiore attenzione all’industria del retail per trovare strategie innovative per affrontare le proprie sfide, dall’evolversi delle aspettative dei pazienti, alla tecnologia digitale dirompente. Il paziente oggi richiede convenienza, flessibilità e personalizzazione – un’esperienza equiparabile a quella della vendita al dettaglio.

Secondo UPS, gli ospedali e le strutture di cura dovrebbero offrire un’esperienza più simile a quella della vendita al dettaglio.

Quando Jan van Bodegeom ha fondato nel 2013 nei Paesi Bassi l’ospedale per la cura del cancro al seno ‘Alexander Monro’, ha ridefinito la centralità del ruolo del paziente negli ospedali. La qualità e la cordialità nei confronti del paziente erano – e sono tuttora – alla guida del processo di cura dalla A alla Z. Ad esempio, i malati di cancro non amano tornare nell’ambulatorio del medico in cui gli è stata diagnosticata la malattia. Questo rende alcuni di loro fisicamente malati quando rivivono quell’esperienza. L’ospedale Alexander Monro ha arredato in modo diverso l’ambulatorio di ogni medico ed evita che i pazienti debbano tornare dallo stesso medico. Tutti gli studi dei medici sono dotati di tavoli tondi, per agevolare il rapporto medico – paziente.

Nuova gestione del rapporto medico-paziente

I medici riconoscono, inoltre, che nell’era digitale i pazienti dispongono spesso di molte informazioni sulla loro malattia e sul trattamento ancora prima della consultazione, quindi è diventato indispensabile promuovere un nuovo tipo di relazione tra medico e paziente.

Infine, in futuro, portare i pazienti fuori dall’ospedale sarà tanto importante quanto ammetterli nelle strutture ospedaliere. La tecnologia dovrebbe consentire di prendersi cura dei pazienti a distanza. Il successo dipenderà dagli sviluppi dell’ICT, dai software di raccolta e di analisi dei dati, dalle app di monitoraggio e dalle altre apparecchiature che possono essere usate dai pazienti con confidenza.

L’impatto della digital disruption nel settore healthcare

La digital disruption avrà senz’altro un impatto importante sulla catena del valore healthcare. Bisogna, però, considerare che all’utilizzo del digitale si associano anche alcune problematiche legate alla sicurezza, che, nel caso della salute, possono avere un impatto diretto sul paziente. Gli hacker possono esporre dati sensibili dei pazienti o persino accedere a dispositivi medici salvavita. Le organizzazioni criminali possono distribuire medicinali contraffatti attraverso i canali online. Tutti gli operatori dell’healthcare devono essere proattivi nell’affrontare questi rischi per mantenere la supply chain sicura, compresi i controlli di sicurezza, prodotti certificati, misure di sicurezza aggiuntive come l’utilizzo di tag RFID ecc.

La sostenibilità ambientale della supply chain delle aziende del settore healthcare

Dal punto di vista ambientale, la catena di approvvigionamento è una delle componenti di maggior impatto sull’impegno di un’azienda per la sostenibilità. Un numero sempre crescente di società si rivolge ai fornitori di logistica per una supply chain sostenibile, dall’imballaggio al trasporto fino alla gestione dei rifiuti.

UPS impiega più di 10.000 veicoli a basse emissioni che percorrono oltre 1 milione di miglia “pulite” al giorno. Nel decennio 2008-2018 ammontano a più di 1 miliardo di dollari gli investimenti stanziati da UPS in stazioni di rifornimento e veicoli a carburante alternativo e tecnologia avanzata.

La rivoluzione della consegna dell’ultimo miglio è sotto i riflettori da parte degli investitori e dei media. I droni, i veicoli senza conducente e i robot sono considerati i mezzi con il più grande potenziale rivoluzionario.

Trasporto di campioni medici tramite droni

UPS sta testando da anni tecnologie di automazione e robotica, inclusi i droni. A marzo di quest’anno, UPS ha annunciato un innovativo servizio di logistica per consegnare campioni medici tramite droni senza pilota attraverso una collaborazione con Matternet, leader nella tecnologia dei droni autonomi. Il programma si svolge presso l’ospedale principale e il campus di WakeMed a Raleigh, nella Carolina del Nord.

Il trasporto via drone offre un’opzione per la consegna su richiesta e in giornata, la possibilità di evitare ritardi stradali, aumentare l’efficienza della consegna medica, ridurre i costi e migliorare l’esperienza del paziente con benefici potenzialmente salvavita.

Imballaggi riutilizzabili

Una supply chain sostenibile va costruita fin dal principio. Consulenti, produttori e aziende di logistica come UPS possono aiutare le aziende del settore a disegnare imballaggi e programmi di spedizione sostenibili. L’utilizzo di imballaggi riutilizzabili rappresenta un’alternativa a imballaggi di cartone che possono essere utilizzati una volta sola ed è già pratica comune di molti ospedali europei che collaborano con UPS: si riducono così costi, i rifiuti e le spese di riciclo. Anche l’adozione di packaging che possono essere utilizzati sia dal produttore che dal distributore e dal cliente finale è una soluzione che permette di ridurre i rifiuti lungo la supply chain.

La sostenibilità economica della supply chain delle aziende del settore healthcare

Gli stakeholder della supply chain dell’industria healthcare hanno la necessità di sviluppare una catena di approvvigionamento che sia più sostenibile anche dal punto di vista economico.

In Europa negli ultimi quarant’anni la spesa sanitaria in percentuale del PIL è quasi raddoppiata e si prevede che, in assenza di riforme, il costo dell’assistenza sanitaria raddoppierà entro il 2050. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche incrementeranno ulteriormente il bisogno di assistenza sanitaria. Da diversi anni sono state messe in atto misure di austerità, ma il contenimento dei costi non è l’unica risposta. I sistemi sanitari in Europa devono essere rafforzati e modernizzati per essere più efficaci ed efficienti. In questo senso, investimenti intelligenti e innovazione tecnologica rivestiranno un ruolo sempre più importante. Ad esempio, i costi legati alla gestione della supply chain rappresentano circa il 30% delle spese ospedaliere, seconde solo al costo del lavoro, ma oltre il 75% degli ospedali si basa ancora su sistemi manuali per la gestione dell’inventario.

L’evoluzione delle esigenze e dei comportamenti dei pazienti si riflette sulla supply chain delle aziende del settore healthcare

Il comportamento del paziente sta cambiando. L’industria dell’healthcare sta evolvendo verso un modello più centrato sui pazienti, sulla prevenzione e sulla gestione continuativa delle condizioni croniche. I pazienti agiscono sempre più come consumatori finali che davanti a una scelta fra varie opzioni, cercano di prendere la migliore decisione in termini di qualità e costo proprio come fanno con qualsiasi altra merce. Proprio come il consumatore abituale, i pazienti vogliono avere scelta, controllo e comodità.

Anche il comportamento del paziente sta cambiando quando si tratta del luogo di cura: nessuno è contento di andare oppure rimanere in ospedale. I pazienti, di solito, godono di un maggiore senso di benessere e di un migliore umore quando si trovano nell’ambiente confortevole di casa propria. Secondo uno studio di Gupta Strategists, società di consulenza nel settore healthcare, circa il 46% di tutte le attività che oggi sono eseguite in ospedale potrebbe in futuro essere fatte a casa. I progressi nella tecnologia rendono la cura domiciliare un’alternativa più economica, più sicura e più accessibile rispetto alla degenza ospedaliera. I dispositivi interattivi di monitoraggio della salute forniscono, in tempo reale, un’analisi dettagliata dei parametri di salute del paziente, consentendogli di condividere all’istante lo stato di salute con il proprio medico.

La telemedicina

L’adozione della telemedicina sta diventando una realtà. Oggi, un numero enorme di persone in Europa e nel resto del mondo è collegato alla rete mobile. Mentre l’idea di una video-chat online con il medico poteva sembrare fantascienza dieci anni fa, i pazienti di oggi sono molto più aperti all’idea. Molti pazienti vorrebbero evitare le lunghe attese in ospedale.

Il servizio sanitario nazionale (NHS) nel Regno Unito è il primo in Europa a testare la telemedicina su larga scala. Il servizio online “Il dottore a portata di mano”, sviluppato e gestito da Babylon Health, fornisce ai londinesi accesso ai medici 24/7 attraverso il proprio telefono cellulare per una valutazione personalizzata dello stato di salute e per indicazioni sul trattamento. Il tempo di attesa medio finora è stato inferiore a due ore. E ancora più importante, quattro utenti su cinque assegnano una valutazione a 5 stelle al servizio.

L’intelligenza artificiale per supportare la diagnosi del medico

L’intelligenza artificiale può fare leva sui dati storici del paziente, diagnosticare un disturbo e prevedere come la malattia risponderà alle opzioni di trattamento. Nel progetto pilota di Londra, viene fatto prima un “triage” attraverso circa dodici domande via chat bot basato su intelligenza artificiale, che può quindi svilupparsi fino a una visita video, se necessario. Inoltre, durante la visita video, il medico può basarsi su un elenco di domande fornite dal sistema di intelligenza artificiale. Data la carenza di medici in alcuni paesi, Babylon prevede che chat bot basati su AI possano arrivare a sostituire il medico per la diagnosi dei pazienti. Babylon ha implementato lo stesso servizio in Ruanda in collaborazione con il Ministero della Salute. Oggi, due milioni di ruandesi, ovvero il 30% della popolazione, si sono registrati al servizio che conta oggi una media di 1.000 consultazioni al giorno.

Nel 2018, il sistema di intelligenza artificiale sviluppato dall’azienda ha dimostrato la capacità di fornire una consulenza sulla salute in linea con quella dei medici praticanti attraverso una serie di test, incluso l’esame MRCGP (il test finale per il tirocinante General Practitioners (GP), stabilito dal Royal College of General Practitioners (RCGP)). Mentre l’IA continua ad apprendere e ad accumulare conoscenza, Babylon si aspetta che i test successivi produrranno miglioramenti significativi in termini di risultati.

Sebbene la tecnologia possa sembrare pronta per il futuro, non esiste ancora un quadro normativo che consenta questo salto.

Le maggiori sfide e opportunità per le aziende dell’healthcare riguardo a pazienti e tecnologia

Oggigiorno, grazie a internet, il paziente dispone di un ampio accesso alle informazioni sanitarie e di assistenza. Con le generazioni più giovani che godono di maggiore dimestichezza con la tecnologia, l’aspettativa è che questa tendenza persisterà a lungo e diventerà prevalente.

Tecnologie come la telemedicina e l’Intelligenza Artificiale permetteranno di risparmiare sui costi dell’assistenza sanitaria, ma l’interazione umana sarà ancora il metodo preferito da molti. Ciò si tradurrà in soluzioni ibride sfruttando il meglio di entrambi i mondi.

Il vincolo principale nell’adozione delle soluzioni tecnologiche nell’healthcare resterà il quadro giuridico in vigore. I responsabili delle politiche governative e le autorità di regolamentazione dovranno modernizzare il quadro giuridico e normativo e rimuovere le barriere esistenti.

Poiché l’assistenza sanitaria è entrata nell’era digitale, ciò trasformerà la catena del valore. La collaborazione tra fornitori di servizi healthcare, sistemi sanitari e altri operatori del settore sarà essenziale per gestire questo cambiamento. UPS continua a collaborare con i suoi clienti per costruire una supply chain che possa rispondere alle sfide future: dalla produzione al paziente.