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Al meeting ECDC è stato presentato il progetto europeo di sorveglianza del virus respiratorio sinciziale e dell’enterovirus D68 e A71. Questi virus sono spesso all’origine di infezioni respiratorie come bronchioliti e polmoniti in alcuni casi associate a gravi complicanze.

Al via il progetto europeo di sorveglianza del virus respiratorio sinciziale e dell’enterovirus D68 e A71
Al via il progetto europeo di sorveglianza del virus respiratorio sinciziale e dell’enterovirus D68 e A71

Il progetto si propone di realizzare un monitoraggio efficace della circolazione di questi virus e di definire i futuri Centri di Riferimento Europei per la Sorveglianza del virus respiratorio sinciziale (VRS) e dell’enterovirus D68 e A71.
Tra i rappresentanti ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control) per l’Italia, al meeting di Stoccolma, Susanna Esposito, presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici, WAidid, illustra il progetto e il quadro della situazione.

«Fino ad oggi – sottolinea Susanna Esposito, professore ordinario di Pediatria presso l’Università degli Studi di Perugia – il monitoraggio continuo sull’impatto del virus respiratorio sinciziale e dell’enterovirus D68 e A71 era disponibile, sebbene in modo non uniforme, soltanto in pochi Paesi europei, tra cui Olanda e Francia. Grazie ad un sistema di sorveglianza a livello europeo sarà possibile ottenere un monitoraggio efficace dello stato di salute della popolazione e dei soggetti più a rischio come i lattanti fino a 6 mesi, le donne in gravidanza e gli anziani. Le infezioni da VRS ed enterovirus hanno un impatto clinico, sociale ed economico non indifferente, anche nel nostro Paese. Per questo motivo, lo sviluppo di misure preventive e terapeutiche efficaci è di prioritaria importanza».

Infezioni da virus respiratorio sinciziale

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il virus respiratorio sinciziale nel mondo è la prima causa di infezione delle basse vie aeree (bronchioliti) e una delle principali cause di ospedalizzazione nei bambini di età inferiore a 12 mesi. È causa di mortalità nel 3% dei casi, soprattutto tra i bambini nati pretermine e con patologie associate (fibrosi cistica, malattie neuromuscolari, immunodeficienza, malattia cardiaca o respiratoria di base) e in altri soggetti a rischio come donne in gravidanza e anziani.

Le manifestazioni più comuni delle infezioni da virus respiratorio sinciziale sono rappresentate dalle bronchioliti che hanno la più alta incidenza nei mesi invernali tra novembre e marzo. È ormai nota, inoltre, la correlazione tra infezioni da VRS nella prima infanzia e successivo sviluppo di wheezing ricorrente e asma bronchiale in età adolescenziale e in età adulta.

Misure preventive per il virus respiratorio sinciziale

Lo sviluppo di misure preventive efficaci è certamente una priorità e quello di un vaccino sicuro e immunogenico contro il virus respiratorio sinciziale resta una delle sfide vaccinali dei nostri giorni. In Italia, al momento i vaccini anti VRS sono in via di sperimentazione nelle donne gravide e nei bambini dei primi anni di vita e gli esperti prevedono che saranno disponibili nei prossimi 5-10 anni.

La nuova frontiera della vaccinazione anti VRS è rappresentata dallo sviluppo di vaccini vivi attenuati o di vaccini inattivati a subunità.

«I vaccini a base di virus vivo attenuato – spiega Susanna Esposito – rappresentano un’opzione preventiva estremamente attraente, poiché permettono di ovviare alla problematica dell’instabilità connessa ai vaccini anti VRS. Tuttavia si rendono necessari ulteriori studi per ottenere il giusto profilo di immunogenicità e sicurezza soprattutto nella prima infanzia e non sono raccomandati in gravidanza. Un differente filone di ricerca si sta dedicando allo sviluppo di vaccini a subunità virali per l’immunizzazione delle donne in gravidanza».

Ad oggi, l’unica strategia preventiva approvata, cioè l’immunoprofilassi passiva con Palivizumab, è indicata soltanto in bambini ad elevato rischio di contrarre l’infezione. Questa categoria di pazienti, tuttavia, incide soltanto in minima parte sul totale delle infezioni e delle ospedalizzazioni da VRS. Per tale ragione, lo sviluppo di un vaccino contro il VRS rappresenta una priorità per le cure in età pediatrica.

Opzioni terapeutiche per il virus respiratorio sinciziale

Le opzioni terapeutiche raccomandate nei casi di bronchiolite sono ad oggi limitate. Non trovano indicazione i corticosteroidi, il ruolo dei beta2-stimolanti è dibattuto e l’effetto dell’adrenalina è controverso.

Le linee guida internazionali suggeriscono che il trattamento primario rimanga in gran parte sintomatico con la somministrazione di liquidi e di ossigeno, se necessario, ed eventualmente con un tentativo di terapia con broncodilatatori. Gli antibiotici non sono raccomandati per la bronchiolite a meno che non vi sia il sospetto di complicazioni come la polmonite batterica secondaria.

«Riguardo le nuove terapie antivirali – conclude Susanna Esposito – sono attualmente in corso diversi studi clinici nel bambino nei primi mesi di vita per valutare l’efficacia di alcune molecole con effetto antivirale con l’obiettivo di arrivare ad una terapia specifica per le infezioni sostenute da VRS».

Misure preventive e terapeutiche per gli enterovirus

Per quel che riguarda le infezioni da enterovirus, nei mesi primaverili ed estivi delle ultime quattro stagioni sono state riscontrate epidemie di infezione respiratoria da enterovirus D68 e A71 associate a gravi manifestazioni neurologiche, quali paralisi flaccide e mieliti.

A fronte dell’assenza di misure terapeutiche e preventive efficaci, gli esperti hanno sottolineato la necessità di creare una rete europea che monitori la circolazione di questi agenti infettivi identificando l’impatto di eventuali ceppi neurotropi anche al di fuori della sorveglianza della paralisi flaccida. Solamente in questo modo, infatti, sarà possibile sviluppare terapie antivirali efficaci che mirino ai recettori dei virus neurotropi e che evitino lo sviluppo di complicanze neurologiche permanenti.