Ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center (Seattle, WA, USA) hanno utilizzato una tecnica di screening high-throughput per ricercare geni in grado di bloccare l’attività di Myc, un proto-oncogene risultato iper-regolato in molti tipi di tumori, compresi quelli del cervello, della mammella, del polmone, dell’ovaio e del fegato. La proteina Myc codificata da questo gene era finora considerata altamente resistente alla chemioterapia, a causa della mancanza di siti di legame per inibitori a basso peso molecolare. I ricercatori del Fred Hutchinson hanno effettuato uno screening siRNA (small interfering RNA) high-throughput per valutare una libreria di 3.300 possibili geni target di farmaci per il loro effetto su MYC. Su 49 geni selezionati per il follow-up, 48 sono stati confermati mediante ri-test, e circa un terzo ha indotto accumulo di danni al DNA cellulare. Gli autori del lavoro hanno spiegato che le cellule tumorali “guidate dai Myc” hanno un tallone d’Achille: la loro rapida crescita e i danni causati dalla divisione del loro DNA, le costringono a basarsi su altri geni per riparare il danno. La disattivazione di questi geni può paralizzare la capacità del tumore di crescere. I ricercatori hanno scoperto più di 100 geni che, sono riusciti a causare la morte delle cellule tumorali Myc-driven, ma non le cellule normali: ciascuno di questi geni è un potenziale bersaglio per una nuova, terapia del cancro non tossica. Uno di questi geni, CSNK1e, è un target farmacologico particolarmente promettente: come confermato da studi in vivo in un modello murino con neuroblastoma (un tumore Myc-driven). Usando RNAi e piccoli composti inibitori disponibili, si è visto che l’inibizione di CSNK1e bloccava la crescita del neuroblastoma: i topi non trattati sono morti rapidamente mentre i topi trattati sono sopravvissuti e il tumore è regredito. Un inibitore di CSNK1e e quindi del cancro Myc-driven esiste già: un composto sviluppato in origine per trattare i disturbi del sonno.

Proc Natl Acad Sci U S A. 12 Giugno 2012;109(24):9545-50