Sergio Pecorelli, presidente AIFA

Di uguale efficacia, ma con costi inferiori rispetto agli originali, i farmaci biosimilari sono stati uno dei temi più  dibattuti durante il Congresso Mondiale di Oncologia (ASCO), che si è tenuto a Chicago e al quale ha partecipato il presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Sergio Pecorelli.

Lo sviluppo e l’utilizzo dei farmaci biosimilari rappresentano un’opportunità essenziale per l’ottimizzazione dell’efficienza dei sistemi sanitari e assistenziali, avendo la potenzialità di soddisfare una crescente domanda di salute, in termini sia di efficacia e di personalizzazione delle terapie, sia di sicurezza d’impiego.

E se quello che gli oncologi chiedono all’AIFA, oltre che all’Agenzia Europea dei Medicinali, è un’analisi della pratica clinica non solo dell’efficacia, ma anche della tossicità, Sergio Pecorelli sottolinea che «L’AIFA sta effettuando degli studi proprio sulla tollerabilità di questi medicinali e infatti non tutti i biosimilari, per ora, sono stati inseriti nel registro dei farmaci oncologici. È importante ricordare che la scelta della sostituibilità di un farmaco biologico di riferimento con un biosimilare rimane una decisione clinica affidata al medico specialista prescrittore. Tuttavia i biosimilari, che costituiscono un’opzione terapeutica a disposizione dei curanti, sono da preferire, qualora costituiscano un vantaggio economico, per il trattamento dei soggetti “naive”».