Le cellule staminali embrionali umane (hESC) sono una grande promessa per la terapia cellulare come fonte di vari tipi di cellule differenziate. Il limite principale al loro impiego per tale applicazione è il rigetto immunitario allogenico di cellule derivate da hESC da parte del ricevente. Ricercatori dell’Università della California hanno messo a punto cellule staminali embrionali umane capaci di sopprimere la risposta immunitaria in topi umanizzati, contenenti cioè un sistema immunitario umano funzionale, impedendo il rigetto delle cellule estranee hESC e di quelle da esse derivate. Le staminali usate sono denominate CP hESCs perché esprimono costitutivamente, prima e dopo il differenziamento, le proteine CTLA4-­Ig e PD-­L1. CTLA4-­Ig è un anticorpo usato per il trattamento dell’artrite reumatoide che sopprime le cellule T responsabili del rigetto e PD-­L1 è una proteina che induce tolleranza immunologica nei tumori. È stato dimostrato che i teratomi, i fibroblasti e cardiomiociti derivati da CP hESC allogenici sono immuno­protetti nei topi umanizzati, mentre le cellule derivate da hESC parentali sono rigettate. I ricercatori hanno dimostrato che è necessaria l’espressione di entrambe le molecole CTLA4-­Ig e PD-­L1 per conferire la protezione immunitaria, dal momento che nessuna delle due da sola era sufficiente.

Questi risultati potrebbero permettere di sviluppare una strategia per proteggere le cellule hESC­-derivate da risposte immunitarie allogeniche senza richiedere soppressione immunitaria sistemica.

Cell Stem Cell, 14 (1): 121­130, 2 Gen. 2014